IL CONCETTO DI INFORMAZIONE

Di solito per descrivere in poche parole la natura del nostro universo, per lo meno quella di immediata evidenza sensoriale, diciamo che è fatto di materia ed energia. Da circa un secolo e mezzo però ha fatto irruzione nella scienza un'ulteriore istanza, l'informazione, che ha via via acquisito sempre più importanza nella definizione dei fenomeni e della natura stessa dell'universo. Gli esempi di informazione sono infiniti. Possiamo sintetizzare il rapporto tra materia, energia ed informazione con un esempio. Un uomo suona la chitarra. Chiaramente il corpo dell'uomo e la chitarra sono fatti di materia e sono, in un certo senso, il substrato solido del fenomeno. Gli impulsi nervosi ed il movimento delle dita, generato dalla contrazione di molecole di actomiosina muscolare sono energia che viene trasmessa alle corde. Queste generano delle onde di pressione nell'aria, i suoni, ovvero altra energia. Come si vede manca un attore importantissimo: il pezzo musicale. La "giusta" sequenza di note, con la corretta sonorità, il ritmo, il tocco, che riproducono la melodia e l'armonia prevista dall'autore. Questa è l'informazione. In realtà manca ancora un attore ancora più importante nell'esempio ovvero la coscienza dell'uomo che suona e la sua volontà di suonare, ma non vogliamo qui prendere in considerazione queste istanze, anche se sono chiamate in causa prepotentemente dalla natura stessa dell'argomento a più riprese.
Il DNA è fondamentalmente un grande libro su cui viene scritta l'informazione che serve a generare un essere vivente. Il senso stesso di libro risiede nell'informazione che vi è scritta. Gli esempi sono realmente infiniti e siamo facilmente trasportati a condividere l'importanza sempre maggiore che viene attribuita all'informazione in ogni aspetto del nostro universo. (In quel "vero vuoto" inflazionarlo che ha dato origine all'universo ancora prima del Big Bang non c'era forse "solo " informazione?).


Come si misura l'Informazione?

Se vogliamo ridurre tutti i possibili tipi di informazione ad un comune metodo descrittivo possiamo ricorrere, come fa l'attuale informatica, all'unità binaria più elementare che possiamo immaginare: il bit. Bit significa in inglese "pezzo", "pezzetto", esso è anche la contrazione di Binary Digit, ovvero cifra binaria. In informatica può assumere solo due valori che possiamo esprimere come più e meno, si e no, alto e basso ecc. Il bit reca dunque l'unità più elementare d'informazione che riusciamo ad immaginare. Con una determinata sequenza di bit possiamo descrivere qualsiasi forma di informazione possibile. Per chiarire questo concetto pensiamo a quello che è forse il più famoso codice binario sviluppato: l'alfabeto morse. In questo caso il bit viene codificato come punto o linea. Questo sistema era molto comodo quando fu sviluppato il telegrafo. Con un gruppo di punti e di linee si definiscono le lettere dell'alfabeto ed i numeri, ad esempio tre punti sono la "S", tre linee la"O" eccetera. Il gioco è fatto, possiamo scrivere qualsiasi cosa usando i nostro codice binario. La moderna informatica ha calcolato che per definire qualunque carattere alfanumerico (numeri + lettere) che è quanto abbiamo bisogno per descrivere qualunque informazione bastano 8 bit in idonea sequenza, questa unità informatica si chiama Byte.
A questo punto siamo in grado di misurare qualunque forma di informazione, che sia la sequenza di basi di una catena di DNA, il contenuto di un libro o gli stati termodinamici di un gas essi possono essere misurati in bit.