UFO news 2006

rassegna delle piu' importanti notizie UFO
e delle scoperte dell'esobiologia




COMPAGNO ALIENO
Dal 2000 a oggi, in coincidenza con il boom economico, in Cina si sono intensificati gli avvistamenti di Ufo. Per alcuni - rileva Ilaria Maria Sala - questa è la prova del crescente prestigio del Paese, che ha in corso numerosi programmi governativi sulla vita extraterrestre.

"Qui non c'è scetticismo riguardo agli Ufo. Sono tutti convinti della loro esistenza. Le domande che ci si pone sono altre: sono già fra noi? Come comunicare con loro?". Zhang Jingping è segretario della Società nazionale di ricerca sugli Ufo. Dirige l'azienda pubblicitaria di Pechino Sottocoppe Volanti, la cui filosofia è riassunta sul suo biglietto da visita: "Se si fa pubblicità con gli Ufo, anche gli extraterrestri conosceranno il tuo prodotto!". Il trentenne Zhang non è un bizzarro appassionato di fantascienza, è un businessman figlio della nuova Cina, della privatizzazione e dell'economia di mercato. Un esempio eloquente della serietà con cui viene presa nel suo Paese l'ipotesi di esistenza di vita extraterrestre. Nel suo ufficio figurano poster di marziani, un pupazzo dell'E.T. hollywoodiano e un'infinità di libri sugli Ufo e su fenomeni ancora inspiegati che avrebbero avuto luogo nello spazio. Alcuni di questi contengono scritti dello stesso Zhang, con rapporti dettagliati e interviste a persone che sostengono di essere state rapite dagli alieni.
Non stiamo parlando di club amatoriali, di persone un po' bislacche o credulone che hanno relazioni strette con piccole case editrici fondate da altri bislacchi o creduloni. Qui siamo in Cina, dove la censura tiene sotto stretto controllo quanto viene stampato e diffuso per radio e televisione. Così Zhang, per sottolineare fino a che punto tutto ciò sia approvato dallo Stato (che finanzia ampiamente ricerche, pubblicazioni e programmi), mostra un libro su una serie di documentari messi in onda dalla più ufficiale delle reti televisive, la Cctv, o Chinese Central Television, direttamente gestita dal Dipartimento della propaganda. Il libro, pubblicato dalla casa editrice Documenti di scienza e tecnologia di Shanghai, fa da supporto ai documentari sulle investigazioni sugli Ufo avvistati in Cina, e non si pone mai la questione si tutto ciò sia superstizione, autosuggestione, o che altro. Al contrario. Una parata di scienziati compassati ha prestato le proprie conoscenze per la preparazione dei documentari. "Tutte le associazioni per lo studio degli Ufo - spiega Zhang - sono approvate dallo Stato, ve ne fanno parte moltissimi membri del Partito Comunista". E non si tratta di associazioni alle quale ci si possa iscrivere con facilità, dal momento che la maggior parte di queste accetta solo studiosi, preferibilmente con un dottorato alle spalle e un numero minimo di pubblicazioni scientifiche al loro attivo.
La rivista bimestrale "Feidie Tansuo", o "Esplorazione degli Ufo", con una diffusione di 400mila copie, è una delle tante pubblicate in Cina che si occupano dei "misteri dello spazio". Contiene articoli di avvistamenti, analisi di antiche reliquie che potrebbero essere materiale extraterrestre caduto per qualche motivo sulla Terra, e illustra le ultime teorie scientifiche. Recentemente, per esempio, ha ospitato un articolo che spiega come le enigmatiche statue di bronzo del XII-XI secolo a.C. scoperte nel Sichuan, a Sanxingdui (guarda caso un po' scomode da collocare nella storiografia cinese e nella sua pretesa omogeneità e continuità socio-culturale), siano "probabilmente collegate a una civiltà aliena", una teoria che anche alcuni archeologi fra i più seri del paese non sono disposti a scartare a priori. L'ipotesi viene anzi avallata in una serie di documentari che si possono acquistare al Museo nazionale di Sanxingudui.
Tutti impazziti? Sun Shili, funzionario del ministero degli Affari Esteri in pensione (e che, da giovane, aveva fatto da interprete dallo spagnolo per Mao Zedong), direttore della Società di ricerca sugli Ufo di Pechino, dove lavora anche Zhang, naturalmente rigetta, con un sorriso molto gentile, l'idea che sia un caso di follia collettiva. Trova che l'interesse e gli investimenti, ufficiali e non, fatti per cercare prove e conoscenze ulteriori al riguardo, siano anzi del tutto normali e necessarie gli investimenti, ufficiali e non, fatti per cercare prove e conoscenze ulteriori al riguardo, siano anzi del tutto normali e necessari. "Le ricerche cui partecipiamo - spiegano all'associazione - non sono le più consistenti. Quelle più costose vengono portate avanti dall'Esercito e da altre alte istituzioni governative, e sono in parte segrete. Ma la Cina non è da sola! Anche gli Stati Uniti e l'Inghilterra hanno corposi programmi di ricerca interplanetaria!"
E' interessante notare un curioso parallelismo: negli Stati Uniti, la follia per gli Ufo coincise con la fine della Seconda guerra mondiale e l'affermarsi al potere statunitense. Ed è dal 2000 a oggi, ovvero da quando la Cina ha cominciato a imporsi sulla scena internazionale per il suo potere in piena espansione sul piano economico e diplomatico, che il Paese sembra essere stato travolto da una passione crescente per gli alieni, gli extraterrestri e le ricerche spaziali.
Secondo Sun non si tratta di pura coincidenza: gli extraterrestri capaci di avvicinarsi alla Terra sono "molto più sviluppati di noi", e per questo si interessano ai paesi potenti che potrebbero essere anche gli interlocutori più qualificati per fornire informazioni e allacciare scambi. Il prestigio della nazione sarebbe dunque suggellato dalle preferenze degli alieni.
Parallelismi a parte, così come c'è il socialismo di mercato "con caratteristiche cinesi", ecco che anche le relazioni con gli Ufo sembrano mostrare peculiarità distintive nazionali: gli E.T. che vengono in Cina, infatti, sono buoni, e sexy. Gli alieni, spiega Zhang, sono "molto ben disposti verso gli umani". Questo non perché l'intero cosmo sia benevolo, dice, ma perché "con l'evoluzione, aumenta anche l'etica, e gli extraterrestri malvagi vengono da pianeti che ancora sono a uno stadio evolutivo insufficiente a consentire loro di creare navicelle spaziali per venire fino a noi". Fra le testimonianze raccolte da Zhang sugli incontri ravvicinati del Terzo tipo avvenuti fra cinesi e marziani, ci sarebbe una costante sorprendente: quasi tutti i rapiti sono uomini, e vengono invariabilmente condotti a incontri sessuali con delle extraterrestri di vario tipo - alcune alte tre metri, altre in tutto e per tutto come delle umane, altre ancora invece talmente diverse da portare avanti questi amplessi intergalattici con la mediazione di ragazze cinesi (un po' come nel film Being John Malkovich, per intenderci), coinvolte come "prestacorpo".
L'amore extraterrestre corre così in soccorso alla diffusa frustrazione sessuale di un Paese che sta abbracciando solo ora, in modo confuso, rapido, e davvero non uniforme, una certa rivoluzione di costumi.
"Cao Gong, il protagonista di un caso di rapimento da parte degli alieni molto documentato, ricorda che la donna extraterrestre con cui si è accoppiato gli ha annunciato l'arrivo di un figlio, frutto della loro unione, dopo sessant'anni (il rapimento è avvenuto nel 1994). Ma non ha specificato se si tratta di anni terrestri, o del suo pianeta, per cui possiamo solo affidarci agli scienziati e aspettare. Dopo l'amplesso - spiega Zhang - gli extraterrestri hanno voluto dare un importante messaggio al genere umano, raccomandandoci di stare più attenti alla protezione ambientale".
L'anno prossimo in marzo, a Kaifeng, la Cina ospiterà il primo summit mondiale della ricerca sugli Ufo. "E' un avvenimento per il quale abbiamo lavorato tantissimo e che conferma il primato della Cina in questi studi. E' un grande segnale - conclude Zhang - per il mondo, e per gli extraterrestri".

da "Ventiquattro, il magazine"
allegato del "Sole 24 ore" - dicembre 2006



A preoccupare i responsabili della Nasa è stata la scoperta di tre oggetti non identificati che orbitano a poca distanza dalla navetta.
Rinviato il rientro sulla terra
dello shuttle Atlantis
a causa di "oggetti non identificati"

Il rientro sulla terra dello shuttle Atlantis, inizialmente previsto per oggi, è stato rinviato di un giorno. A preoccupare i responsabili della Nasa, oltre al cattivo tempo previsto sulla Florida, è stata la scoperta di un oggetto non identificato che orbitava a poca distanza dalla navetta.
Il direttore del programma shuttle, Wayne Hale, si domanda: "E' qualcosa di innocuo, come altre volte è accaduto, oppure è un oggetto che rappresenta un problema critico a cui dobbiamo fare attenzione?"
In seguito, a qualche giorno dal primo avvistamento, l'equipaggio dello shuttle ha potuto osservare altri due oggetti non identificati che si sono uniti al primo assumendo una formazione a triangolo che adesso fluttua a fianco dell'Atlantis.
L'equipaggio, per controllare gli oggetti non identificati, si è servito di una telecamera fissata ad un braccio meccanico (E' sorprendente la similitudine con la formazione luminosa fotografata al di sopra del crop circle del Canavese, in Italia - NdR).
Lo shuttle, con i suoi 6 membri di equipaggio, si è staccato domenica dalla stazione spaziale internazionale. Oggi saranno compiuti controlli sulla struttura e lo scudo termico per stabilire se l'oggetto misterioso provenga effettivamente dalla navetta. Il nuovo orario stimato di atterraggio è domani alle 6.22, ora della Florida.

Euronews del 20 settembre 2006



MISTERI DELLO SPAZIO - A 37 ANNI DALLO SBARCO SULLA LUNA L'EQUIPAGGIO DELL'APOLLO 11 RIVELA DETTAGLI SORPRENDENTI
"Eravamo sulla Luna
scortati da un Ufo"

Trentasette anni fa, esattamente in questi giorni, milioni di persone in tutto il mondo affollavano i bar per seguire da preistoriche tv in bianco e nero l'avventura dell'Apollo 11, la capsula che avrebbe portato l'uomo sulla Luna. Coperte dalle voci dei commentatori, si udivano sullo sfondo le incomprensibili comunicazioni tra la base di Houston e i tre astronauti della navicella: Neil Armstrong , Edward "Buzz" Aldrin e Michael Collins. Due frasi, scambiate il 19 luglio, poco prima dello sbarco, erano sembrate a tutti i tecnici che seguivano la missione una normale richiesta di informazioni, ma nascondevano un segreto che Aldrin ha rivelato solo adesso: l'Apollo 11 non era solo nello spazio.
L'equipaggio chiese alla base dove si trovasse rispetto a loro l'S-IVB, il terzo modulo del razzo che li aveva spinti verso la Luna. Dopo qualche minuto, Houston rispose che si trovava a 6000 miglia nautiche, circa 11 mila chilometri. "Non poteva dunque essere quello - ha rivelato Aldrin - il grande oggetto che vedevamo dall'oblò ad una certa distanza da noi. Era a forma di anello e si muoveva ad ellissi. Collins decise di guardarlo meglio con un cannocchiale, non era sicuramente il nostro razzo".
I tre astronauti decisero di non comunicare altro alla base, e di parlarne solo al loro ritorno in un briefing riservato. "Che cosa potevamo fare? - ha spiegato Aldrin -. Dovevamo metterci a gridare "ragazzi, c'è qualcosa che si muove qui di fianco, avete idea di che cosa possa essere?" Molta gente ascoltava le comunicazioni tra noi e Houston, gente di tutti i tipi. Temevano che qualcuno potesse chiedere di annullare la missione, a causa di una minaccia aliena o per qualunque altra stupida ragione. Così decidemmo solo di informarci per precauzione su dove si trovasse l'S-IVB".
Tornati sulla Terra, accolti dal presidente americano Richard Nixon a bordo della portaerei Hornet, gli astronauti raccontarono le fasi dell'avvistamento ai responsabili della missione. La Nasa decise di non renderle pubbliche. Il dottor David Baker, all'epoca Senior Scientist dell'Apollo 11, ha spiegato che l'Agenzia spaziale americana, temendo il ridicolo, aveva vincolato l'equipaggio al segreto. "Molti tecnici della Nasa si sono convinti che gli Ufo esistono - ha detto Baker - e questo ha spinto ancora di più l'agenzia ad una politica di segretezza. Nessuno riuscì a scoprire che cosa fosse l'oggetto che quelli dell'Apollo 11 avevano visto, ma è certo che questi avvistamenti non erano rari fino dai tempi dei primi viaggi in orbita: molti equipaggi avevano incontrato oggetti strani".
Anche se il nome di Neil Armstrong è rimasto nella memoria di tutti come quello dell'eroe della missione, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, in realtà il vero protagonista di Apollo 11 fu Edwin Buzz Aldrin, colonnello dell'aviazione americana, discendente da una famiglia svedese di fabbri e predestinato ai voli sul nostro satellite dal cognome della madre: Moon. Ci sono pochissime foto di Armstrong sulla Luna, ma ce ne sono moltissime di Aldrin, che molti appassionati di misteri lunari accusano adesso di non avere raccontato tutta la verità. Basta fare una ricerca sul web con Google o Yahoo per rendersi conto di quante persone nel mondo siano convinte che, anche dopo l'allunaggio, "c'era qualcosa di strano là fuori".
La convinzione nasce da presunte intercettazioni delle comunicazioni fra gli astronauti e la Nasa, fatta da radioamatori a terra. Sceso sul suolo lunare, Armstrong affermò di vedere una intensa luce che proveniva da un cratere. La comunicazione si sarebbe interrotta bruscamente, ma non per le decine di persone che la intercettavano da casa. "Che cosa sono? Che cosa sono? Potete dirci che cosa sono? - avrebbero continuato Armstrong e Aldrin -. Oh Dio, non ci credereste. Siamo qui, stiamo tutti bene, ma abbiamo dei visitors. Vi dico che ci sono altre navi spaziali qui e sono tutte allineate al bordo del cratere".
Di questa flotta galattica non c'è traccia nelle foto e nei filmati che la Nasa ha reso pubblici. Qualcosa dovrebbe potersi vedere negli altri documenti video, custoditi nei National Archives, ma - giusto perché il mistero degli Ufo lunari possa continuare ad affascinarci senza essere smentito -, dei 700 nastri della missione ne sono misteriosamente spariti 698 e l'unica macchina rimasta in grado di trasmetterli non esiste più: era conservata al Goddard Space Flight Center's Data Evaluation Lab, chiuso e smantellato per mancanza di fondi.

Vittorio Sabadin


CONTATTI RAVVICINATI

ROBERT WHITE
Il 17 luglio del 1962, a bordo di un X-15 a 22 km di altezza vide un oggetto grigio, a circa 100 metri di distanza. "Non avevo idea di che cosa potesse essere - raccontò - ma è certo che ci sono cose là fuori".

GORDON COOPER
Il 15 maggio 1963, a bordo della Mercuri, comunicò alla base di Muchea, in Australia, che un oggetto luminoso di colore verde si stava avvicinando alla sua capsula. All'Onu, in una audizione, disse: "Credo che questi veicoli extraterrestri visitino il nostro pianeta. Ma molti astronauti sono riluttanti a parlarne". In seguito aggiunse: "Per anni sono vissuto con un segreto, imposto a tutti quelli che si occupano di astronautica".

LOWELL E BORMAN
Nel dicembre del 1965, a bordo di una capsula Gemini, informarono Cape Kennedy di vedere a "ore 10" un oggetto. La base domandò se si trattava del razzo che le aveva portati in orbita. "Quello lo vediamo - rispose Lowell - ma ce ne sono altri, altri sette".

VICTOR AFANASYEV
Nell'aprile 1979 ha visto gli Ufo: "Volavano in formazione a pochi metri da noi e ci sono girati intorno. Avevano una struttura metallica lunga circa 40 metri".

GHENNADY STREKALOV
A bordo della MIR, nel 1990, osservò un oggetto sferico. "Era visibilissimo tra di noi e la Groenlandia. Lo vedemmo per 10 secondi, poi sparì".

JOHN GLENN
Forse scherzando, forse no, ha detto all'NBC: "E' sempre imbarazzante quando ti chiedono cose alle quali non vogliamo rispondere, come "Siamo soli nell'Universo?" Non diamo mai la risposta vera, ma continuiamo a vedere oggetti là fuori. I nostri boss sono molto preoccupati dell'idea della Guerra dei Mondi e dal panico nelle strade. Così dobbiamo stare tranquilli e continuiamo a vedere queste cose solo nei nostri incubi o al cinema, e alcune di loro sono molto vicine alla realtà".

La Stampa del 26 luglio 2006


Avvistamenti a cinque cerchi
"C'è un Ufo sul braciere dello Stadio"

Per le Olimpiadi sono arrivati in città anche gli Ufo. Non si tratta di uno scherzo, ma di più avvistamenti, a Carmagnola e Torino, tra le 16 e le 16,40.
Gli eccezionali "ospiti", sono stati fotografati proprio sopra il braciere che tra pochi giorni verrà acceso per dare inizio ai Giochi Invernali.
Saverio Mirabelli, di Carmagnola, ha ripreso la scena con il suo cellulare: "Dal balcone di casa ho visto una specie di fulmine che arrivava da lontano e poi una palla di luce uscire dagli alberi.
C'era una sorta di fruscio di sottofondo. Poi è sparito tutto".

La Stampa del 5 febbraio 2006



MILANO: AVVISTAMENTO NEL CIELO
Punti luminosi non identificati

Uno strano avvistamento si è verificato nel cielo di Milano. Poco dopo le 23 di sabato alcuni punti luminosi hanno attirato l'attenzione di diverse persone nella zona Lorenteggio-Bisceglie, nella periferia Ovest della città.
"Ho visto cinque strane stelle - dice un fotografo che ha notato il fenomeno e lo ha fotografato - Stanno ferme e poi si muovono". Sul posto è giunta anche una pattuglia della polizia municipale.
Il fenomeno, che ancora non ha trovato una spiegazione, è stato notato anche da un esponente del Movimento consumatori: "All'inizio pensavamo fossero solo stelle - spiega Alessandro Miano - ma poi abbiamo visto che erano sfavillanti e di colore verde e rosso. Hanno anche cambiato più di una volta la forma".
"Sinceramente non so che pensare", ha poi aggiunto lo stesso fotografo.

TgCom - Canale 5 Mediaset (.it)
del 5 gennaio 2006








COMUNICATO DELLA SEZIONE UFO DEL PROGETTO ANDROMEDA

Si ringraziano tutti coloro che ci hanno dato la loro collaborazione inviando notizie e informazioni. Quanti desiderano contribuire alla realizzazione di UFO news con le proprie segnalazioni possono scrivere a: info@merlino.org

Tutti coloro che ritengono di essere stati testimoni di un fenomeno UFO possono darne notizia alla nostra Sezione Culturale per chiedere chiarimenti oppure per comunicare i dati del fenomeno osservato. Si assicura la piu' completa discrezione. Si prega di telefonare al 011.530.846 oppure di scriverci a: info@merlino.org