UFO news 2005

rassegna delle piu' importanti notizie UFO
e delle scoperte dell'esobiologia


LE SPIE SOVIETICHE LI HANNO CERCATI MA MAI TROVATI

Gli Ufo? Bugie - Parola del Kgb


Vent'anni spesi nel potente servizio segreto sovietico, di cui tre, dal 1988 al 1991, in qualità di ultimo capo del Kgb "e in tutto questo tempo neanche un Ufo". Vladimir Kriuchkov, memoria storica della guerra fredda, dichiara in un'intervista al quotidiano Komsomolskaja Pravda che malgrado avesse sguinzagliato i suoi agenti in lungo e in largo per verificare l'esistenza di possibili oggetti volanti non identificati nel territorio di sua competenza, la risposta era sempre la stessa: sul pianeta Terra non esiste niente di soprannaturale.
"Le autorità mi chiesero numerose volte di indagare su eventi apparentemente inspiegabili - racconta Kriuchkov, che oggi ha 75 anni e, dopo essere stato nel 1991 la mente del golpe contro Gorbaciov e aver scontato un periodo in prigione, è ora un ospite gradito del Cremlino - In particolare si interessavano di rapporti su Ufo e Yeti, i leggendari uomini delle nevi". Per quelle indagini venivano utilizzati i migliori agenti sovietici: "Ma alla fine si trattava sempre del frutto di fervide immaginazioni, o di uno scherzo per far chiacchierare un po' la stampa".
Scrupoloso e naturalmente diffidente, Kriuchkov non si accontentava delle informazioni raccolte dai suoi uomini: "Non eravamo i soli a interessarci al soprannaturale, e più di una volta ho avuto occasione di studiare rapporti segreti di altri paesi, sì, anche americani. Tutte le volte, qualsiasi fosse "l'incidente" su cui si indagava, il luogo interessato e le condizioni, indipendentemente dai capi di stato che avevano commissionato l'indagine e dagli uomini che l'avevano condotta, la risposta era sempre la stessa: no".
Una decina d'anni fa saltò fuori la storia che in Russia esistevano dossier segretissimi sui dischi volanti, e che nel 1965, ad Hanoi, la contraerea sovietica fece fuoco contro un Ufo che avrebbe risposto sparando un raggio luminoso e provocando 200 morti. Ci girarono anche un film con Franco Nero. "Tutte chiacchiere - dice l'ultimo capo del Kgb - Dopo anni e anni di indagini, sono giunto alla conclusione che sulla Terra non accade niente che non possa essere spiegato razionalmente". Anche il Fuoco Santo a Gerusalemme durante la Pasqua ortodossa non è un mistero: "Un trucco dei preti locali, niente a che vedere con il prodigio divino. Anzi - aggiunge Kriuchkov - i miei ragazzi, grazie all'aiuto delle tecnologie in nostro possesso, possono compiere miracoli che farebbero sembrare il Fuoco Santo uno scherzo per bambini, ma non si gioca con i sentimenti dei credenti".
Anche con la parapsicologia pare che l'intelligence sovietica non si fosse spinta granché avanti. "Lo stesso vale per gli americani - puntualizza Kriuchkov". Le voci che i sovietici "zombificassero" ii propri agenti, "sono leggende per un pubblico ignorante". Kriuchkov non era più in servizio quando, nel gennaio 2001, l'aeroporto della città siberiana di Barnaul rimase bloccato perché i piloti di due aerei si erano visti attraversare la rotta da un oggetto volante non identificato. Secondo un funzionario dell'aeroporto, si trattava di "una specie di disco luminescente di dimensioni imprecisate", che dopo aver fatto modificare il piano di volo a un aereo cargo Iliushin 76 e a un Tupolev carico di passeggeri sarebbe "svanito nel nulla a grande velocità". Episodi del genere, in Russia, continuano a essere registrati con impressionante regolarità. Aeroporti chiusi, strade bloccate, attività sospese, e tutto per niente? "Spiacente - conclude Kriuchkov - Ma gli Ufo non esistono". Parola di Kgb.

Francesca Sforza - corrispondente da Mosca
La Stampa del 7 dicembre 2005


Bush contro gli Ufo

Dalla base Luna una guerra segreta Un ex ministro canadese rivela: "Gli Usa stanno preparando la difesa intergalattica"


Gli Ufo volano da oltre mezzo secolo in totale libertà sui cieli del nostro pianeta, il governo degli Stati Uniti sviluppa armi segrete per fronteggiare possibili attacchi provenienti dal cosmo, da un giorno all'altro potrebbe scoppiare una guerra intergalattica e il vero motivo per cui è stato ordinato alla Nasa di realizzare una base sulla Luna entro il 2020 è la volontà della Casa Bianca di monitorare da vicino i velivoli extraterrestri che vanno e vengono dalla Terra.
Non si tratta della trama di un libro di fantascienza ma di quanto ha affermato Paul Hellyer di fronte a un pubblico di studenti all'Università di Toronto durante un simposio sulla "Exopolitics". In quanto ex ministro della Difesa ed ex vicepremier del Canada, Paul Hellyer tra il 1963 e il 1967 partecipava alle riunioni a porte chiuse dell'Alleanza Atlantica ed era in particolare al corrente dei segreti del Norad - il comando aereo americano-canadese che veglia su ogni movimento sui cieli del Nordamerica - ma finora non aveva mai parlato con tanta chiarezza, pur dicendosi a più riprese convinto della loro esistenza. Senza svelare le fonti delle proprie informazioni Hellyer ha esordito affermando che "gli Ufo sono reali al pari degli aerei che volano sopra le nostre teste" e ha ammesso di essere "davvero preoccupato per le conseguenze di una guerra intergalattica che potrebbe scoppiare in qualsiasi momento".
A suo avviso gli Stati Uniti vennero a conoscenza dell'esistenza degli Ufo nel 1947 allorché cadde su Roswell, in New Mexico, quello che molti testimoni descrissero come un "disco volante" prima delle smentite arrivate a pioggia dai militari di Washington. "Il livello di segretezza relativo a quanto avvenuto a Roswell è stato sin dall'inizio senza paragoni - ha spiegato l'ex titolare alla Difesa - e la grande maggioranza degli alti funzionari e dei politici degli Stati Uniti, senza contare i puri e semplici ministri della Difesa, non vennero mai informati di nulla". Solamente i presidenti degli Stati Uniti e pochi altri sarebbero dunque dal 1947 al corrente della verità sulla provenienza dei resti raccolti a Roswell e delle successive scoperte fatte nella base del Nevada "Area 51" sulla circolazione degli Ufo sui cieli della Terra.
"Una conseguenza di queste conoscenze - ha aggiunto Hellyer di fronte a una platea che lo ha osannato come un profeta - è che gli Stati Uniti stanno preparando da tempo un particolare tipo di armamenti che potrebbero essere usati contro gli alieni e che rischiano di precipitare tutti noi in una guerra intergalattica senza avere neanche il minimo sentore di quanto sta per avvenire". Proprio a questo scenario sarebbe legata la decisione presa dal presidente americano, George W. Bush, all'inizio del 2004 di chiedere alla Nasa di costruire una "base sulla Luna" entro e non oltre il 2020. Sebbene Bush abbia affermato di volerla usare come trampolino per l'esplorazione umana del sistema solare l'ex ministro la pensa diversamente: "Questa installazione consentirà agli americani di osservare meglio il traffico di Ufo che si dirigono verso la Terra e poi tornano verso lo spazio e anche di colpirli e abbatterli se decideranno di farlo". Anche la nuova generazione di armi spaziali che il Pentagono sta sviluppando - il bilancio del 2005 ha previsto lo stanziamento dei primi fondi - sarebbe legata al possibile scenario di una guerra intergalattica. "E' giunto il momento di alzare il velo di segretezza che circonda l'esistenza degli Ufo - ha terminato l'ex ministro - e di far emergere la verità affinché la gente sia messa a conoscenza di uno dei più importanti problemi che la Terra si trova ad affrontare".
A seguito del discorso di Hellyer tre organizzazioni non-governative canadesi - guidate dall'Istituto per la cooperazione nello spazio - hanno chiesto alla commissione Sicurezza nazionale del Senato di Ottawa di aprire un'inchiesta sugli Ufo, convocando a deporre sotto giuramento non solo l'ex ministro ma anche i vertici dell'intelligence, i comandanti attuali e passati del Norad e i massimi esperti scientifici e militari nazionali al fine di appurare quali informazioni possieda il Canada.
Le organizzazioni non-governative chiedono anche al premier Paul Martin di dare inizio al progetto "Una decade di contatti" per accompagnare la popolazione alla conoscenza degli Ufo che ci circondano.

Maurizio Molinari - corrispondente da New York
La Stampa del 26 novembre 2005



PILOTA:"HO VISTO UN UFO SU VARESE"
Tenente segnala incontro ravvicinato

Nuove rivelazioni shock riaprono in Italia l'annosa e misteriosa questione degli Ufo. Stando al racconto di un pilota dell'aeronautica militare, infatti, un corpo volante non identificato sarebbe stato avvistato distintamente nei cieli del Nord Italia.
"Ho notato nel cielo luci blu che si sono divise sopra lo svincolo dell'autostrada tra Varese e Como, poi ho avvistato tutte le notti una luce rossa ai confini tra la Svizzera e Como che andava da una montagna all'altra e tornava indietro" ha asserito il pilota.

dal TG 5 di Mediaset
del 18 novembre 2005


ASTRONOMIA: DIECI ANNI DI SCOPERTE SUI MONDI EXTRASOLARI
Terra gemella cercasi fra 163 candidati
Tanti sono i pianeti individuati al di fuori del nostro sistema solare.
Un "bestiario" di corpi celesti incredibilmente variegato.
La sfida, ora, è trovare quelli ospitali per la vita.

Nell'ottobre del 1995, due astronomi svizzeri, Michel Mayor e Didier Queloz, annunciarono una scoperta attesa da anni: l'esistenza di un pianeta al di là del nostro sistema solare. Era la prima dimostrazione che la Terra e gli altri globi che ruotano intorno al Sole non sono un'eccezione nell'universo. Ci sono altri posti nel cosmo dove la vita ha almeno in teoria la chance di trovare ospitalità. In dieci anni, con le tecnologie dei nuovi telescopi, sono stati scoperti altri 162 "esopianeti", distribuiti in 139 sistemi planetari. Gli esperti della comunità scientifica tengono il conto su un sito internet aggiornato di continuo e in questi giorni, in un convegno internazionale all'Osservatorio dell'Alta Provenza, festeggiano dieci anni di avvistamenti.
Lo scorso giugno, Paul Butler e George Marcy, due dei più fortunati cacciatori di esopianeti, hanno annunciato la scoperta di un pianeta distante da noi 15 anni luce, e grande "solo" sette-otto volte la Terra. Una notizia importante per gli astronomi, perché i pianeti finora scoperti sono in genere autentici giganti gassosi, molto dissimili dal nostro globo e somiglianti invece ad altri corpi del sistema solare, per esempio a Giove. I pianeti rocciosi, come quello appena avvistato, che ruota intorno alla stella Gliese 876, nella costellazione dell'Acquario, sono una rarità. O forse non sono nemmeno rari, ma è molto difficile riuscire a scorgerli.
Le dozzine di pianeti scoperti in ogni specchio di cielo non sono stati "visti" in senso letterale, neppure i più potenti telescopi sono in grado di farlo. Gli astronomi si limitano a dedurne indirettamente la presenza in base alle piccole perturbazioni che il moto dei pianeti provoca sulla stella attorno a cui orbitano. "Questo metodo vale per i grandi pianeti" spiega Cristiano Cosmovici, bioastronomo dell'Istituto nazionale di astrofisica a Roma. "I piccoli pianeti non sono rilevabili in questo modo perché il loro effetto gravitazionale è irrilevante". Altra tecnica usata è il cosiddetto metodo del transito: la luca di una stella che si indebolisce un po' può significare che un pianeta le sta passando davanti. Dalla diminuzione di intensità si può dedurne la grandezza.
In un paio di casi, forse, questi astri lontani sono anche stati fotografati direttamente. L'anno scorso, usando il Very Large Telescope che si trova nel deserto di Atacama, in Cile, un gruppo di astronomi ha ripreso quella che si ritiene sia la prima immagine di un esopianeta, un puntino di luce rossa vicino a una stella, una nana bruna chiamata 2M1207. La risposta definitiva se quella ripresa del telescopio sia davvero un immagine dal vivo non c'è ancora, perché il puntino potrebbe essere anch'esso una nana bruna, solo molto più vecchia e densa della sua compagna.
Perché tanta passione tra gli astronomi per i pianeti fuori del sistema solare? La risposta è la più semplice. "Miriamo a scoprire se siamo soli in questo universo" risponde Cosmovici. Da calcoli statistici si presume orma che al di fuori del sistema solare ci siano milioni di pianeti, quegli "infiniti mondi" immaginati anche da Epicuro. "Ora si tratta di trovare quelli che sono più simili al nostro". La caccia prosegue ad un ritmo crescente e, se dieci anni fa era sostenuta da un gruppetto di ricercatori appassionati, oggi mobilita numerosi gruppi internazionali. Dopo la scoperta dei grossi pianeti gassosi, oggi l'obiettivo è individuare quelli più piccoli e simili alla nostra Terra.
Al radiotelescopio di Medicina, vicino a Bologna, il gruppo di Cosmovici è stato il primo, a partire dal 1999, a cercare la presenza di acqua nei nuovi sistemi planetari scoperti, sfruttando un fenomeno osservato quando, nel 1994, la cometa Shoemaker/Levy si è schiantata su Giove, sollevando una nuvola d'acqua di 4.500 chilometri. In questo scontro, osservato in diretta e studiato dagli astronomi di tutto il mondo, le microonde emesse dalle molecole d'acqua presentavano un effetto caratteristico (detto Maser), una "firma" che Cosmovici è andato a cercare tra le stelle lontane. In tre dei 30 sistemi planetari osservati, la presenza dell'acqua è possibile. La scoperta è ancora da confermare, ma è difficile non viaggiare con l'immaginazione. "La statistica dice solo che nella nostra galassia ci sono cinque milioni di pianeti potenzialmente abitabili" sostiene Cosmovici, convinto che la ricerca di potenziali altre Terre vada di pari passo con quella di un segnale intelligente da parte dei loro abitatori.
Ogni tanto, in queste ricerche scientifiche serissime, si verificano coincidenze curiose di cui sorridono gli stessi scienziati. "Negli anni Sessanta, l'astrofisico Frank Drake, quando fece il primo esperimento Seti per la ricerca dell'intelligenza extra-terrestre, puntò il radiotelescopio sulla stella Epsilon Eridani" racconta Cosmovici. "Fu subito captato un segnale fortissimo che cominciò a ripetersi tutti i giorni alla stessa ora. Sembrava un segnale radio intelligente. Drake aveva una paura terribile a rivelarlo e si informò al Pentagono per capire se qualche segnale militare segreto potesse spiegarlo. Solo dopo sei mesi si capì che non erano gli extraterrestri, ma si trattava dell'aereo spia segreto U2 che, volando sulla Russia, passava tutti i giorni ance davanti a Epsilon Eridani". Proprio intorno a questa stella c'è uno dei sistemi planetari in cui è stato scoperto un segnale positivo per l'acqua. Sarà un segno del destino?

Chiara Palmerini
Panorama dell'8 settembre 2005



Il fenomeno segnalato nella zona Nord Est e a Villardora-Avigliana,
diversi i testimoni

Mistero su ufo e black out a Torino
Lo scorso 10 marzo misteriosi oggetti hanno sorvolato la città, poi è saltata la luce

TORINO - Gli oggetti misteriosi che si aggirano nei cieli della nostra città non sono certo una novità. Ma che questi, visti da più persone, possano addirittura essere la causa di alcuni black out, elettrici ed elettronici, è un fatto, almeno per Torino, più nuovo e sconcertante. Soprattutto se all'avvistamento ne sono poi seguiti altri, di strani elicotteri che volavano di sera a luci spente.
Ma andiamo con ordine. I fatti risalgono al 10 marzo scorso, intorno alle 19.30, nella zona Nord Est di Torino. La testimonianza, che è stata riportata su vari siti Internet, è di una famiglia torinese che descrive un avvistamento "per almeno tre minuti di un disco volante luminescente dal diametro di circa 15 metri, che percorreva il cielo della città a tratti. Fermandosi di volta in volta per qualche istante, vibrando nell'aria, spostandosi in direzione Ovest Est". Il fatto che crea ancora maggiore stupore è che lo stesso giorno a Villardora, all'incirca alla stessa ora, un testimone, T.V., osserva un insolito e misterioso globo rosso immobile nel cielo. La città è nella direzione indicata dai testimoni di Torino, verso cui si dirigevano i misteriosi oggetti volanti. Ma c'è di più.
"Percorrevo la statale 24 in direzione Avigliana e mi trovavo nel comune di Villardora, quando ho visto un globo rosso assolutamente fermo nel cielo, in alto alla mia sinistra - spiega T.V. -. L'oggetto poteva essere a 300 metri da terra, sopra l'abitato di Avigliana. Dopo 4-5 minuti dall'avvistamento, mi sono fermato e il globo si è spento di colpo. Di lì a qualche minuto mi sono sentito sorvolare da alcuni potenti elicotteri che volavano nel cielo a luci spente: so che solo l'esercito lo può fare. Oltretutto un amico, che proveniva invece dalla direzione opposta, mi ha detto di aver visto anche lui chiaramente il globo assolutamente immobile e di aver scorto una sagoma con qualche luce a bordo che ha tentato l'avvicinamento dal basso. Non appena arrivato in prossimità del globo questo si è spento ed è rimasto solo questo inquietante ronbo di elicotteri. Il mio amico, volontario Aib, si è subito recato in centrale per vedere cosa fosse successo ma le radio non davano informazioni".
Infine la testimonianza riporta il fatto più incredibile. "Dai colleghi il mio amico Aib - racconta ancora T.V. - ha appreso che per tutta la giornata in zona - tra Torino, Villardora e Avigliana - ci sono stati strani blackout a linee elettriche e informatiche, anche se non è detto che ci sia un nesso".
Insomma la serie di strani avvenimenti che si sono susseguiti nella nostra città e nella prima cintura all'inizio del mese, ancora non hanno una spiegazione, ma lasciano davvero stupiti. E riportano alla mente la serie di avvistamenti che avevano fatto molto discutere, tra agosto e settembre, i residenti di vari quartieri di Torino.

Luca Avenati
Torino Cronaca del 26 marzo 2005



Per la prima volta divulgati i rapporti ritenuti attendibili dal governo
U F O
Londra rende pubblici i dossier segreti

Se la verità fosse davvero li fuori, gli X-Files del ministero della Difesa britannico richiederebbero il pronto intervento di una squadra di Mulder e Scully locali. Appena divulgati per la prima volta dal dipartimento speciale sugli Ufo, conosciuto come Sf4, per effetto di una nuova legge sulla trasparenza dell'informazione, i fascicoli contengono avvistamenti di oggetti non identificati descritti da testimoni credibili, quali piloti di Raf e British Airways, nonché di alti funzionari di polizia.
E' la prima volta che il governo di un Paese occidentale rende pubblici i propri documenti sugli Ufo. Le migliaia di pagine, prese in visione dal quotidiano "The Independent", contengono fra l'altro un caso ritenuto così importante per la sicurezza nazionale che il ministero della Difesa avrebbe voluto ritardarne la pubblicazione per altri tre anni. Nel luglio 1977 un pilota dell'aviazione militare e altri due ufficiali stazionati presso la base della Raf di Boulmer nel Northumberland hanno riferito di avere visto due "oggetti luminosi sospesi sul mare". Il tenente Am Wood ha detto che l'oggetto più vicino era "rotondo e quattro o cinque volte più grande di un elicottero Whirlwind".
Gli Ufo, secondo la valutazione dei militari, erano lontani circa tre miglia dalla costa, all'altezza di un chilometro e mezzo. Il racconto dell'ufficiale, corroborato dal caporale Torrington e dal sergente Graham, prosegue: "Gli oggetti si sono separati. Uno si è allontanato verso occidente rispetto all'altro, e mentre faceva manovra ha cambiato forma e ha assunto l'aspetto di un corpo umano, con la proiezione delle braccia e delle gambe". Gli uomini, dal loro posto di osservazione, hanno guardato gli strani oggetti per un'ora e quaranta minuti prima che svanissero nel nulla.
Il particolare più straordinario, oltre alla silhouette del corpo umano, è che anche il radar aveva rilevato gli oggeti esattamente nella stessa posizione in cui gli ufficiali li avevano scorti, e li avevano registrati fra i 30 e i 35 gradi prima che sparissero dallo schermo: "Due contatti, T84 e T85, sono stati individuati dal radar alla base Raf di Boulmer - si legge nel rapporto-. Sono stati veduti anche sull'immagine radar di Staxton Wold, che viene trasmessa a West Drayton (la località ospitava un tempo una base Raf ed è oggi sede dei centri di controllo del traffico aereo militare e civile alle porte di Londra; ndr). Il controllore ha verificato con West Drayton se anche loro potevano vederli sul radar".
La testimonianza del tenente Wood viene descritta come "affidabile e sobria", e in ogni caso il radar la conferma. Tra gli altri avvistamenti, che si riferiscono agli anni Settanta, ve ne è uno che provocò la reazione drammatica delle autorità aeronautiche. Nel luglio 1976 il capitano di un volo British Airways di ritorno dal portogallo fu così allarmato dalla presenza di "quattro oggetti, di cui due rotondi e candidi e due a forma di sigaro" a circa 18 miglia da Faro, che riferì le sue osservazioni alle torri di controllo di Lisbona e Heathrow. Dal Portogallo si levarono immediatamente in volo i caccia militari per scortare l'aereo.
Di lì a poco, nel cielo tra Fatima e Faro, cioè lungo lo stesso corridoio aereo, l'equipaggio di un altro Tri-Star della British Airways ha riferito di avere visto "un oggetto luminoso con due scie di condensazione" che è rimasto stazionario e quindi "ha cambiato lunghezza" mentre si spostava verso Nord. Lo stesso mese due piloto Tri-Star e cinque membri del loro equipaggio hanno riferito che il loro aereo era "passato sotto a un oggetto bianco e circolare".
L'8 aprile 1977 fu la volta di un ufficiale di polizia, il soprintendente Cooper in pattuglia a Laisterdyke nel West Yorkshire, che riferì di afere visto "un'intensa luce color argento" guardando attraverso un finestrino della sua volante. "Dapprima ho pensato che fosse una stella. Era bassa nel cielo, poi mi è sembrato che si fosse mossa. Era visibile appena sopra i tetti delle case di Ferrand Avenue, poi è improvvisamente svanita".
Lo scorso maggio l'aeronautica messicana, con il permesso del ministero della Difesa, aveva reso pubblico un video filmato con una telecamera a raggi infrarossi a bordo di un aereo di ricognizione impegnato contro i narcotrafficanti, nel quale si vedevano 11 oggetti luminosi seguire e circondare l'apparecchio.

Maria Chiara Bonazzi
La Stampa del 23 gennaio 2005




COMUNICATO DELLA SEZIONE UFO DEL PROGETTO ANDROMEDA

Si ringraziano tutti coloro che ci hanno dato la loro collaborazione inviando notizie e informazioni. Quanti desiderano contribuire alla realizzazione di UFO news con le proprie segnalazioni possono scrivere a: info@merlino.org

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