Fenomeni Fortiani - 2004

Gli Incendi di Messina

18 Marzo 2004
Il paese dei misteri torna a bruciare
Giornale Libero del 18/03/2004

Ancora incendi misteriosi a Caronia. E in più impazziscono cellulari ed elettrodomestici. I telefonini squillano da soli, le chiusure centralizzate delle automobili scattano come impazzite ed in alcune abitazioni private scoppiano nuovamente roghi senza alcuna apparente ragione. Proprio quando il cordone sanitario intorno al paese era stato allentato ricominciano i fenomeni inquietanti nel paese di Caronia, e adesso Canneto è di nuovo cinta d'assedio da esperti della protezione civile, vigili del fuoco, agenti delle forze dell'ordine e studiosi, che tentano di venire a capo di un rebus.
Abbandonate le ipotesi che ci sia all'opera il maligno, come ipotizzato dal parroco del paese, si tende a scartare anche l'ipotesi del dolo. L'ipotesi più probabile al momento è che siano in atto misteriosi fenomeni elettrostatici. Anche le anomalie ai cellulari, quali suonerie che impazziscono anche in mancanza di campo e scritte senza senso che appaiono sui display, sembrano attribuibili a tali disturbi.
Per capirci un po' qualcosa, ieri pomeriggio, nella caserma dei carabinieri del vicino paese di Santo Stefano di Camastra, il prefetto di Messina, Stefano Scammacca, ha tenuto un vertice operativo insieme al sindaco di Caronia, Pedro Spinnato, e al professor Giuseppe Maschio, componente della Commissione grandi rischi. E ieri anche i consulenti della procura hanno potuto assistere "in diretta" a un fenomeno inspiegabile: giunti in paese per un sopralluogo, davanti ai loro occhi è scattata da sola la chiusura centralizzata di una vettura posteggiata. E sempre ieri sono scattati gli allarmi di altre sei automobili, come se fossero stati comandati da un dispositivo a distanza. Intanto, lo stesso sindaco Spinnato ha chiesto che venga installata una rete di monitoraggio permanente, per verificare quali siano le cause e valutare le condizioni elettromagnetiche, termiche e naturali in cui questi fenomeni avvengono.


Febbraio 2004
Gli Incendi di Messina
Macche' diavolo, quegli incendi sono un fenomeno naturale
Giornale Libero del 18/02/2004

Il mistero sarebbe risolto: non c'è lo zampino del diavolo dietro agli incendi che la scorsa settimana avevano seminato il panico a Canneto, una piccola frazione di Caronia, nel Messinese. L'origine dei misteriosi roghi che avevano mandato in fumo materassi, fili elettrici, frigoriferi e altri elettrodomestici e che avevano fatto temere un'improbabile incursione del Maligno, sarebbe invece da addebitare a fenomeni naturali di tipo elettrostatico.
Lo hanno accertato i tecnici della protezione civile siciliana, che hanno lavorato giorno e notte per sciogliere il bandolo di una matassa sempre più ingarbugliata. I risultati delle rilevazioni, però, vengono valutati con molta cautela dal dipartimento nazionale di protezione civile, secondo cui non ci sarebbero elementi tecnico-scientifici per avvalorare alcuna ipotesi.


Nubi di elettroni dietro i roghi di Caronia
Giornale La Stampa del 18/02/2004

Tutta colpa della nube di elettroni. A Canneto di Baronia (Messina) impianti elettrici, televisori, citofoni, telefoni, letti e mobili hanno preso fuoco perché "l'energia geotermica ha trovato una strada preferenziale per salire verso la superficie".
"Fra due conduttori vi è una differenza di potenziale che crea un campo elettrico intermedio - ha spiegato Martella capo della Protezione civile della Regione Sicilia - Quando la differenza di potenziale è molto forte il campo dielettrico viene perforato e provoca scintille e combustione. Questo fenomeno è avvenuto a Canneto dove vi erano i conduttori elettrici. Quello che non riuscivamo a comprendere era perché ciò avvenisse proprio in quella zona". Ed ecco così arrivare la teoria degli studiosi del CNR: "Il nucleo terrestre si modella come se avesse la forma di un riccio di mare con tanti aculei, - spiega il capo della Protezione civile siciliana - si formano linee preferenziali attraverso cui l'energia geotermica va verso la superficie. Avviene una scomposizione e si crea una nube di elettroni che si libera nell'atmosfera. Dove gli elettroni incontrano i conduttori, li caricano di energia e si provocano scintille. In quella zona spunta uno di quegli aculei". Quindi come comportarsi? "Basta fare nuove linee di terra e parafulmini che scarichino l'energia di eventuali nubi di elettroni.


Arrivano i vulcanologi per il mistero dei roghi
Giornale La Stampa del 12/02/2004

Il mistero continua. A Canneto di Caronia ieri sono entrati in scena anche i vulcanologi ma le cause degli incendi di elettrodomestici e fili elettrici restano oscure, anche se si pensa sempre più a un "incidente tecnico avvenuto in un impianto elettrico". Da due giorni i fenomeni sono scomparsi ma ieri un abitante ha raccontato che, mentre era in casa a raccogliere alcuni effetti personali, ha sentito un forte calore a una gamba: ha mostrato le foto che mostrano i jeans e gli scarponcini bruciacchiati.
I carabinieri continuano ad escludere la motivazione dolosa. Anche il parroco di Canneto esclude l'ipotesi satanica prendendo le difese della popolazione del paese definita laboriosa.
Gli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania hanno cominciato una serie di rilevazioni per stabilire se nell'area c'è attività di carattere vulcanico. Ma anche questo, a vedere i primi dati, appare poco probabile.
"Si tratta di fenomeni di breve durata - dice il professor Maschio - andrebbero studiati mentre si verificano". "Ci siamo fatti una marea di idee - aggiunge Bruno Azzerboni - un altro esperto della Commissione grandi rischi - ma per esporci a un'ipotesi dobbiamo avere misurazioni certe, dati precisi". Nonostante tutte le perplessità e le congetture, l'ipotesi più verosimile resta quegli che gli incendi siano legati a un fenomeno di elettromagnetismo oppure a una forte dispersione di corrente elettrica nel terreno, o a entrambe le cose.
A Canneto di Caronia qualcuno ha avanzato anche la tesi di un possibile effetto dovuto ai vulcani. "Probabilmente - spiega Boschi - questa ipotesi è dovuta al fatto che ho inviato alcuni ricercatori di Catania, esperti in vulcanologia, a fare misurazioni tecniche su eventuali movimenti magmatici di profondità. Gli apparecchi e le strumentazioni sono state trasferite dall'osservatorio dell'Etna. In questo paese del Messinese è stato deciso lo sgombero di tutti gli abitanti: vogliamo tentare tutte le prove possibili per definire l'origine di questo fenomeno e capire le anomalie. Ci vorranno alcuni giorni per avere a disposizione i risultato. Per il momento non c'è alcuna indicazione sulla possibile influenza vulcanica e sismica. Un dato è oggettivo: da quando è stato sgomberato il paese non risulta più alcun fatto straordinario. Ovviamente non faccio alcuna supposizione. Dal punto di vista scientifico sono due le considerazioni: se davvero si trattasse di un'attività vulcanica l'effetto non sarebbe solo la bruciatura di qualche filo elettrico. Ed è anche difficile pensare a un collegamento con il fenomeno del campo geomagnetico naturale di correnti elettrotellluriche all'interno della crosta terrestre: queste sono deboli e non hanno certo capacità di far incendiare oggetti e il fenomeno sarebbe certamente più ricorrente e non sarebbe circoscritto e limitato agli elettrodomestici".



In quegli incendi c'e' lo zampino del diavolo
Giornale La Stampa e Giornale Libero del 11/02/2004

Secondo padre Amorth sarebbe il diavolo il responsabile degli inspiegabili incendi che hanno mandato in fumo abitazioni, citofoni, prese di corrente ed elettrodomestici di Canneto, piccola frazione di Caronia, Messina. Il sacerdote, che è presidente onorario dell'associazione internazionale degli esorcisti, non ha dubbi sull'origine dibolica dei fenomeni.
Secondo il presidente dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi, e dal fisico Sergio Bertolucci, invece, dietro i fenomeni ci sarebbero dei semplici uomini che sottoponendo a sovratensione elettrica gli elettrodomestici, in modo ancora da spiegare, causerebbero gli incendi.
I fatti, al di là delle interpretazioni, sono che nel piccolo paese, addirittura sgombrato dalla protezione civile per motivi di sicurezza, avvengono incendi spontanei ad elettrodomestici, materiali elettrici e non solo. Le motivazioni sono al momento sconosciute.
Giuseppe Maschio, ordinario all'Università di Messina e coordinatore del gruppo di lavoro, per conto della Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile, ha condotto approfondite misurazioni per evidenziare la presenza di campi magnetici anomali, che possano spiegare i fenomeni, senza rilevare niente di anormale.
Nella zona hanno lavorato tecnici dell'Arpa, l'agenzia per la protezione dell'ambiente, i vigili del fuoco, carabinieri del Ris, tecnici del Cesi e dell'Enel.
I carabinieri tendono ad escludere il dolo, ma i pompieri sono meno categorici: "Tutti gli incendi sono ad altezza d'uomo - dice Giuseppe Biffarella del comando dei vigili del fuoco di Messina - e non sembrano di natura elettrica".


24/02/04
Cerchi nel grano: sei avvistamenti nel 2003 in italia
Giornale Libero

Quattrocento avvistamenti e la comparsa di sei "crop circles", meglio conosciuti come i cerchi nel grano. Sono i risultati del CUN, Centro Ufologico Nazionale, per quanto concerne il 2003 in Italia.
E' una cifra considerevole se si pensa che nel corso dell'intero secolo appena trascorso gli avvistamenti complessivi di UFO in Italia sono stati oltre 13.000, mentre mai prima d'ora si era avuto a che fare con i "crop circle" (tipicamente diffusi nelle zone rurali dell'Inghilterra).
Vladimiro Bibolotti, segretario generale del CUN, invita comunque alla prudenza, perché spesso alla base di molte segnalazioni ci possono essere l'autosuggestione e l'interesse speculativo dei media.
Le "luci notturne", particolari e inspiegabili manifestazioni luminose nei cieli, sono il principale fenomeno rilevato dai tecnici del Centro Italiano.



20/02/04
Scoperto in un garage di Londra un presunto cucciolo di Drago
Giornale La Stampa

Un piccolo drago è stato scoperto in un contenitore di vetro, sotto formalina, in un garage londinese. Il presunto drago è rimasto per più di un secolo nella rimessa di casa di David Hart, un commesso inglese. Quando ha deciso di rimettere in ordine il proprio garage ha fatto la scoperta del contenitore e di una lettera di accompagnamento di uno scienziato tedesco risalente al 1890. Sembra che il drago fosse un dono di scienziati tedeschi ai colleghi inglesi. Esso sarebbe poi stato riposto in quanto gli scienziati inglesi sospettarono una burla. Dopo analisi del reperto, gli attuali scienziati hanno affermato che l'unico modo per accertarne la natura è quello di aprire il recipiente ed analizzare il piccolo "Elliot".