Il Mistero dei Crop Circles
A cura della "Commissione per l'Indagine sui Fenomeni Fortiani"
della Ecospirituality Foundation


INTERVISTA A ELTJO HASELHOFF

Eltjo Haselhoff è ingegnere e dottore in fisica sperimentale e teorica. Di nazionalità olandese ha lavorato in molti laboratori di ricerca, tra cui il celebre Los Alamos Laboratories negli USA.
In seguito, per una serie fortuita di circostanze, si è incuriosito sul fenomeno degli agroglifi dedicandosi allo studio e alla ricerca in questo campo, dando un contributo indispensabile su un fenomeno sinora senza spiegazioni.
E' autore di molti saggi e di alcuni libri sull'argomento che costituiscono un punto fermo per la valutazione e il riferimento bibliografico per molti ricercatori che si dedicano all'indagine sul fenomeno dei crop circles.
E' stato intervistato da Alberto Dovana e da Miriam Madau in veste di "Special Rapporteurs" della Ecospirituality Foundation in occasione del recente Congresso di Stresa sui crop circles del 28 settembre 2003.
L'intervista rappresenta un sintetico e prezioso contributo in proposito delle problematiche esistenti sull'argomento e sull'indirizzo da dare alla ricerca sui misteriosi segni nel grano.

Per leggere gli articoli
di Haselhoff sul Web

E.Foundation: Cosa l'ha spinta a indagare e studiare i CROP CIRCLES?
Haselhoff: Quello dei crop circles è un fenomeno che si manifesta da tanti anni e si è manifestato anche vicino a casa mia. Se quindi una cosa del genere ti capita dietro casa è chiaro che ti interessi, vai a vedere e poi trovi delle cose che non capisci bene ed è così che è cominciato.
Come ha detto Michael Glickman questa mattina: " sono entrato nel cerchio e non ne sono più uscito".
E.Foundation: Come ha cominciato a condurre i suoi studi? Si sono poi modificati durante gli sviluppi?
Haselhoff: Sì certo. E' proprio per questo che i " cerchi " non ti fanno mai fermare…non ti stancano mai; perché all'inizio fai un'indagine, magari giungi anche a delle conclusioni e poi ti accorgi che forse hai dimenticato qualcosa, allora devi aggiungere altri dati la prossima volta. Quindi se viene trovato un altro cerchio: vai a studiarlo e usi un altro metodo; e sono andato avanti così per 14 anni.
E.Foundation: In cosa consiste attualmente la sua metodologia di ricerca? Di cosa si sta occupando in questo momento?
Haselhoff: Per me è importante condurre esperimenti, diciamo "fisici"; io ho bisogno di qualcosa da poter misurare e ci sono alcuni esami che si possono fare: esami chimici, geometrici, biologici. In questo momento mi interessano gli esami sui cambiamenti cellulari. Quindi misuro l'ingrandimento delle cellule che probabilmente rappresenta un effetto termico dovuto a un certo calore: mi interessa quantificare questo effetto.
E.Foundation: Rispetto alle sfere di luce ha delle esperienze dirette? Ha raccolto dei dati su questo fenomeno?
Haselhoff: Io non le ho mai viste personalmente però conosco tante persone che le hanno viste. Ho visto tutti i video, ormai 10-15; si possono trovare infatti le caratteristiche, diciamo i " cambiamenti biologici " nei cerchi, che corrispondono perfettamente ad un modello fisico che giustifica queste sfere di luce. Diciamo che la distribuzione dei cambiamenti sul campo, cambiamenti biologici nel grano, corrisponde perfettamente con la distribuzione dell'elettromagnetismo prodotto da una sfera emettitrice di raggi elettromagnetici.
E.Foundation: Questa mattina, mentre parlavamo, mi accennava anche agli esami che conducono altri suoi colleghi per quanto riguarda le sostanze minerali trovate sia nelle spighe, o comunque nei vegetali, che nel terreno. Quali sono i minerali principali che voi avete occasione di trovare nei vostri studi e nelle vostre ricerche?
Haselhoff: Due minerali, due elementi che troviamo abbastanza spesso sono Ossigeno e Silicio, quindi quarzo; ma anche …sotto forma di quarzo, quarzo puro, o anche sotto forma di un tipo di silicone, ma sempre ossigeno e silicio.
E' anche affascinante trovare, per esempio, una polvere bianca in Olanda e poi scoprire che quattro anni prima, in America, hanno trovato la stessa sostanza, e apprendere che era stata trovata anche in Russia.
E.Foundation: Sì, anche magnetite forse mi accennava…
Haselhoff: Magnetite e vari elementi chimici.
E.Foundation: C'è differenza tra le sostanze trovate all'interno del disegno e quelle che ne sono al di fuori?
Haselhoff: Di solito la differenza si trova soprattutto dentro al disegno. Però poi ci sono alcuni esperimenti che non ho fatto io direttamente, ma di cui ho avuto notizia parlando personalmente con i ricercatori, che trovano concentrazioni diverse di questi elementi: cioè dentro al cerchio la concentrazione è decisamente inferiore, mentre fuori è molto più alta. Questo corrisponde perfettamente con la pressione dell'aria, in un vortice di vento, tipo tornado, con una forza centripeta e certe pressioni. Questo è importante e interessante perché corrisponde, in qualche modo, ai vortici di vento che i testimoni oculari hanno visto col formarsi dei cerchi nel grano.
E.Foundation: Che difficoltà ha incontrato nei suoi studi, anche rispetto, per esempio, all'atteggiamento dei mass-media o eventualmente a chi azzarda delle opinioni molto semplicistiche sul fenomeno dei crop circles?
Haselhoff: Naturalmente ci sono sempre opinioni per me sbagliate. Per me non è mai stato un problema perché ormai io svolgo le mie ricerche per me stesso e non per i giornali. Lo faccio perché sono curioso. Per me problemi rispetto a questo non ce ne sono. Il mio problema è soprattutto di non avere abbastanza tempo, non perché ne abbia poco, ma perché c'è tanto da fare; e poi le finanze sono sempre un problema, perché questi lavori, questi studi, non vengono finanziati da nessuno; quindi se vuoi fare qualcosa devi pagare tutto da te. E questo vuol dire andare avanti piano.
E.Foundation: Nel suo libro fa riferimento all'occamismo e dice una bella frase, riferendosi ad Albert Einstein, rispetto alla " ricerca delle soluzioni semplici, però non troppo semplici". Ci vuole ripetere la sua opinione rispetto all'occamismo?
Haselhoff: Per tanta gente l'occamismo, in questo caso, significa che tutti i cerchi sono fatti da uomini; che prendono un bastone e un po' di corde e creano queste figure nel campo. Qui, secondo me, Einstein avrebbe detto: " è troppo semplice", perché non spiega bene il fenomeno. Il problema è che tanta gente non sa quanto è complicato il fenomeno: c'è molto di più; non è solo un'impronta, cioè l'impronta non c'entra più di tanto. Ci sono tutte le altre cose. E per me in questo momento il modello delle sfere di luce che riscaldano il grano, prima che il grano venga messo giù, spiega tante osservazioni che abbiamo fatto, in un modello molto semplice: questo sarebbe un bell'esempio dell'occamismo, ma la domanda rimane naturalmente: " queste sfere di luce che cosa sono?". Questo non lo so.
E.Foundation: Potremmo considerare allora il fenomeno "crop circles" un X- Files?
Haselhoff: Direi di sì, senza dubbio.
E.Foundation: Ci può dire ancora un'ultima cosa: che consigli può dare a chi si avvicina in questo momento al fenomeno dei crop circles e che li scopre per la prima volta? Quali consigli sull'indagine da condurre e sull'atteggiamento rispetto a tutto questo?
Haselhoff: Il problema è che purtroppo chi si vuole informare troverà tanta informazione sbagliata. Così può succedere che le prime impressioni sul fenomeno siano completamente sbagliate. Quindi bisogna sempre riflettere e sempre verificare tutto e mai credere a quello che ti dicono altre persone; mai credere a quello che leggi, non subito almeno. E io mi sono spesso accorto che tante storie che è possibile leggere sono completamente non solo sbagliate ma anche inventate. La gente è così: c'è una psicologia abbastanza interessante ma anche molto strana. Quindi bisogna essere molto all'erta su queste cose.
E.Foundation: Benissimo, grazie tante. La ringraziamo tantissimo!
Haselhoff: E' stato un piacere. Grazie



L'intervista è riportata integralmente sul video
edito dalla Triskel Editrice, 2003
I CERCHI NEL GRANO DEL CANAVESE
reportage di una scoperta
a cura della
Commissione per l'Indagine
sui Fenomeni Fortiani

della Ecospirituality Foundation

L'intervista e le foto sono riportate integralmente nel libro
IL MISTERO DEI CERCHI NEL GRANO E LA TRADIZIONE DEI CELTI
a cura di Giancarlo Barbadoro
Triskel Editrice, 2006