LA "LAND ART" E I POPOLI NATURALI

La natura espressiva "intelligente" dei crop circles.

Di tutte le varie teorie avanzate dai ricercatori per dare una spiegazione alla natura dei crop circles, quella che può sembrare più concreta e verosimile, all'acquisizione dei fatti e delle ricerche attuali, è senza ombra di dubbio quella relativa alla cosiddetta Land Art.
Alcune prime ipotesi del nostro tempo sull'origine dei crop circles hanno voluto ricondurre la loro improvvisa formazione all'azione di fenomeni naturali che oggi ci sarebbero ignoti e che non riusciamo ancora ad identificare.
Ma questa ipotesi poteva andare bene nel tempo in cui la loro struttura era piuttosto semplice e tendeva a rappresentare figure essenzialmente circolari che potevano facilmente essere ricondotte all'azione di un qualche sconosciuto fenomeno naturale.
Oggi infatti i disegni dei crop circles appaiono molto più perfezionati nella struttura e nella loro manifestazione interpretativa, e ci troviamo spesso di fronte ad una tale complessità di immagini che portano inevitabilmente a considerare che i crop circles non possono più essere riconducibili all'opera esclusiva e casuale di qualsivoglia fenomeno naturale. É inevitabile considerare che i crop circles possano rappresentare l'intenzione da parte di autori sconosciuti di lasciare una testimonianza della propria presenza e di trasmettere un preciso messaggio al pubblico.
É altrettanto inevitabile pensare che la comparsa dei crop circles non possa essere attribuita all'opera di poche persone, ma che la loro realizzazione sia dovuta ad una organizzazione in grado di operare con dovizia di mezzi, in completa segretezza e con l'ausilio di una tecnologia non convenzionale.
Considerando poi che i crop circles appaiono nei campi di frumento da migliaia di anni si può pensare che tale organizzazione esista praticamente da sempre, e che sia riuscita a trasmettere nel tempo la sua conoscenza segreta senza mai venire scoperta da alcuno. Una sorta di corporazione millenaria come quelle di mestiere conosciute nel Medioevo, per fare un esempio, che proteggevano gelosamente i loro segreti operando e insegnando nella più assoluta segretezza, rivelando le loro conoscenze ad una cerchia fidata di allievi che davano prova della loro discrezione e affidabilità.
Non solo, gli stessi simbolismi che vengono espressi dai disegni manifestano valori di una precisa volontà che ha l'intenzione di voler comunicare un preciso messaggio che, sebbene possa sembrare criptico, ha possibilità di una precisa chiave di lettura e di una interpretazione a più livelli di valutazione.
Una volontà e una cultura non legata alla consuetudine del mondo quotidiano, che si distingue nella sua originalità per sua propria forma di pensiero e per propria creatività, in grado di esprimersi attraverso simboli e conoscenza non ordinaria. Ma in quale direzione possiamo cercare indizi relativi a questi sconosciuti autori dei crop circles?
Non sappiamo dire, e non abbiamo esaurienti prove per affermarlo, se i crop circles siano o meno relazionati con manifestazioni di qualche civiltà aliena che visita la Terra, ma è forte la convinzione che essi non rappresentino in ogni caso una specifica manifestazione della cultura moderna.
É difficile attribuirli in questo caso alle intenzioni estemporanee di qualche mistificatore paranoico che vuole beffarsi del pubblico, poiché con l'attenzione data all'argomento prima o poi sarebbe stato scoperto. Né tantomeno possiamo attribuire la loro realizzazione a qualche gruppo improvvisato di cultori della New Age perché le opere realizzate sembrano sopraffare le loro potenzialità creative.
Per quanto si possa accertare la straordinarietà e la tecnologia non convenzionale con cui vengono realizzati i crop circles, è indubbio ritenere che, per la loro fattura e rappresentazione geometrica, essi siano realizzati su un piano di valori relazionabili alla psicologia e alla manualità creativa umana.
Se non fosse per la tecnologia non ordinaria con cui vengono realizzati, si potrebbe pensare che i loro autori siano necessariamente dei comuni esseri umani. In proposito non ha alcun valore l'opera dimostrativa dei vari Hoaxers che, sebbene riescano a realizzare forme complesse di crop circles, non riescono a eguagliare le tecniche costruttive con cui appaiono i veri disegni nel frumento.
Questo non esclude ovviamente eventuali civiltà aliene che potrebbero aver studiato nel tempo la storia e la cultura del nostro pianeta, e che potrebbero essere pertanto in grado di lasciare messaggi coerenti e interpretabili sul piano della cultura umana.
É ancora inevitabile considerare che l'origine dei crop circles sia in ogni caso, alieni o meno, da attribuire alla manifestazione di una cultura che è culturalmente lontana dallo status quo del mondo attuale, oltretutto troppo immerso nei suoi miti e nelle sue icone sociali per accorgersene e comprenderla.


La Land Art.

Molti ricercatori, di fronte alla valutazione di una possibile applicazione umana e della singolarità culturale del fenomeno, per poter dare un posto storico alla manifestazione dei crop circles, sono giunti a contemplare l'ipotesi dell'esistenza di una sorta di arte agreste , la "Land Art", ovvero the "agrarian graffiti", praticata da precisi ambienti di artisti underground che farebbero mostra di sé attraverso la realizzazione dei cerchi nel grano.
Secondo questa tesi, i crop circles sarebbero quindi opere d'arte eseguite da sconosciuti artisti che utilizzerebbero la natura come materiale espressivo per il loro lavoro, e che manterrebbero l'anonimato per dare grande enfasi e suggestione alle loro opere.
La loro arte si esprimerebbe nel "segno" costituito dal disegno dei crop circles eseguito nella natura con elementi propri dell'ambiente, per essere poi lasciato a dissolversi inglobato nella stessa natura da cui era stato tratto.
Una modalità d'arte che rispecchia una precisa filosofia di concepire il significato dell'esistenza che si esprimerebbe nella forma d'arte e di vita. Una modalità di esprimere l'arte che starebbe a sottolineare il senso effimero della dimensione della creatività umana posta di fronte alla grandezza della natura.
Una modalità di contatto e di partecipazione simbiotica dell'autore con la natura attraverso la sua opera d'arte, quale elemento di unione partecipativa e creativa alla stessa natura.
Forse anche una modalità di comunicazione di Gaia per l'attivazione dei poteri che essa potrebbe consentire agli sconosciuti artisti, autori dei crop circles.
La stessa modalità ritualistica praticata attraverso l'arte della "sand art" dai monaci buddisti e dagli shamani pellerossa navahjo che, dopo aver realizzato complicati disegni sacri con la sabbia a più colori, li lasciano abbandonati all'azione distruttiva del vento e della pioggia, o distruggendoli loro stessi con le proprie mani non appena terminati.


Gli eredi dell'Antica Religione.

Ma a quale cultura particolare si potrebbe attribuire la Land Art relativa ai crop circles? Come identificare la natura di questa arte dei crop circles che si esprime, ma che si nasconde accuratamente e agisce nel più profondo segreto? Si può notare come i simboli espressi dalle forme manifestate dai crop circles non appartengono ad una specifica cultura ordinaria del nostro tempo, ma rivelano una radice culturale completamente diversa dalle specificità culturali delle zone del pianeta in cui compaiono.
Le caratteristiche espressive manifestate nelle loro opere suggeriscono che questa cultura da cui avrebbero origine i crop circles non può essere attribuita alla cultura ordinaria. I simboli espressi dagli agroglifi non appartengono alla cultura convenzionale poiché rivelano radici culturali completamente diverse.
Questi simboli si riferiscono a valori universali, siano essi concetti spirituali che principi generali della fisica, che sono al di fuori dei temi proposti e utilizzati dalle culture relative alle specificità regionali delle grandi religioni storiche del nostro tempo. Principi che si trovano in sintonia presso tutti i Popoli che sono rimasti incontaminati dall'azione missionaristica di queste stesse religioni.
Una testimonianza di abilità, di conoscenza e di tecnologia che evidentemente nel suo aspetto segreto vuol dire qualche cosa di preciso che non trova eco nel quotidiano poiché altrimenti si esprimerebbe naturalmente in questo stesso e non ci sarebbe bisogno di alcuna segretezza nell'esprimersi realizzando i crop circles per tutto il pianeta.
Va considerato inoltre come la manifestazione di questa Land Art non sembra appartenere solo al nostro tempo, ma manifesta esempi storici già presenti nel passato della storia ed è quindi molto più antica della sua stagione inglese.
Oggi potrebbe rappresentare pertanto la continuità di antiche culture che non sono affatto scomparse e che esistono a fianco della storia imposta dalla società maggioritaria del pianeta. Su questa valutazione si potrebbero avanzare precise ipotesi sull'origine dei crop circles che si rivelerebbero come la manifestazione della continuità di antiche tradizioni giunte sino al nostro tempo, e che nella loro sopravvivenza culturale mostrano un segno della loro presenza e della loro vitalità culturale.
E, perché no, anche della loro capacità tecnologica…
Oggi siamo abituati a vedere le grandi religioni storiche come gli enti che intermediano nel rapporto tra l'uomo e il mistero dell'Universo, e viviamo i modi di vita che esse hanno impostato nei vari continenti come se fossero uno stato di realtà normale e assoluto. Persino le strutture laiche e la stessa scienza si adeguano al mondo tracciato, caso per caso, dall'etica religiosa delle grandi religioni storiche.
Esiste tuttavia il caso dei Popoli naturali, culture storiche ancora oggi esistenti, che si distinguono per il fatto che non sono in alcun modo relazionati alle grandi religioni storiche e che realizzano la loro esperienza sociale e individuale attraverso la sperimentazione pragmatica della natura a cui si riferiscono. Un riferimento che non risiede solamente nel rapporto con i fenomeni manifestati dalla natura, ma anche nel suo riflesso mistico per ciò che rappresenta con la sua stessa manifestazione fenomenica.
Un esempio della cultura dei Popoli naturali possiamo averla anche in Europa dove millenni or sono comparve una grande civiltà che scomparve dopo l'aggressione dell'Impero romano e la colonizzazione culturale del cristianesimo.
Si parla dell'antico Egitto, ma spesso ci si dimentica della grande civiltà celtica che migliaia di anni fa dimorò sul suolo del continente europeo producendo scienza, cultura e arte. Ne sono un esempio i gioielli di quell'antica oreficeria che stupiscono per la loro fattura e per gli strumenti che debbono essere serviti per realizzarli.
Oggi ci rimangono pratiche ancora vive nei costumi e nella liturgia religiosa del cristianesimo e nelle ricorrenze festive di ogni genere.
Ci rimangono anche i suoi antichi miti, condivisi anche dalle altre espressioni culturali dei Popoli naturali di tutto il pianeta.
Essi ci parlano di un antico Eden andato distrutto, di una diaspora dell'umanità minacciata dall'incombere dei ghiacci e di altri cataclismi naturali.
Questi miti ci trasmettono il ricordo di civiltà progredite, come quella relativa al mito di Atlantide, scomparse dalla storia, ma che hanno lasciato proprio i Popoli naturali come loro continuità di conoscenza filosofica e tecnologica. Popoli che quando sono stati sottomessi dalla violenza delle colonizzazioni hanno continuato a mantenere in segreto la loro vera e antica identità.
Oggi questi popoli nativi, anche sul territorio europeo, hanno mantenuto vive le loro antiche tradizioni e manifestano con i loro "segni" tutta la loro vitalità storica e culturale della manifestazione di una cosiddetta Antica religione, antecedente all'Impero romano e al cristianesimo.
In questa prospettiva si potrebbe avanzare l'ipotesi che i crop circles possano essere riconducibili ad una sorta di Land Art contadina che si riferisce all'Antica religione che in certe aree del pianeta, soprattutto rurali, mantiene vive le antiche tradizioni dei nativi sopravvissuti alle persecuzioni religiose del tempo.
In questa chiave interpretativa i crop circles sarebbero pertanto una forma di testimonianza di una antica tradizione a livello planetario che celebra la sua esistenza e forse anche qualche pratica di sconosciuti culti.
Una testimonianza che rappresenta l'anima culturale di popoli antichi, nel nostro caso dell'antico druidismo europeo, che è sopravvissuta alle conquiste e alle penetrazioni delle attuali grandi religioni storiche.


La testimonianza di una antica tradizione?

Dalla loro comparsa sulla scena planetaria le grandi religioni storiche, oltre a combattersi ferocemente tra di loro per affermare le loro specifiche verità per accrescere la loro influenza storica, hanno sviluppato un intenso missionarismo su tutto il pianeta.
Per poter operare efficientemente alla loro forzata affiliazione ognuna di esse si è servita del meccanismo di necessità economica che portava all'espansionismo commerciale delle nazioni di cui erano ispiratrici e che controllavano.
Possiamo ricordare le colonizzazioni europee che sono avvenute in ogni continente. L'arrivo di Colombo nelle Americhe corrisponde all'inizio dell'evangelizzazione della popolazione indigena e allo sterminio sistematico di quanti resistevano all'avanzata della "civiltà".
Sul continente europeo questa opera di colonizzazione era già avvenuta da tempo e i "convertiti" erano ora gli inconsapevoli strumenti di una regia che li usava per le proprie conquiste ideologiche. Ci avevano pensato prima i romani che avevano sterminato sistematicamente la classe druidica della società celtica, di cui temevano il messaggio di libertà e di individualità, tanto da non inserire la loro filosofia nel pantheon già zeppo di altre divinità di ogni genere e di ogni popolo conquistato. Successivamente il cristianesimo stroncava ogni forma di "eresia" che potesse riproporre la filosofia dell'Antica religione e di quanto poteva rimanere della cultura celtica.
Così, i Popoli naturali di ogni continente, sono stati conquistati, catechizzati con la forza, cancellati dalla storia, misconoscendo le loro conoscenze e le loro conquiste culturali e spesso chiusi in riserve, dove rimanere privati di ogni possibile risorsa utile per soffocarli in ogni caso.
Questa serie di eventi ha portato molti Popoli naturali a integrarsi in apparenza con i loro conquistatori per poter continuare in segreto la pratica della loro cultura e poter sopravvivere nella loro integrità culturale.
Soprattutto è accaduto in Europa dove la mancata differenza del colore della pelle, che poteva distinguere nativi di altri continenti da quella degli europei, ha consentito la sopravvivenza della cultura celtica. Addirittura permettendo di entrare nelle gerarchie del potere dei loro conquistatori.
Ogni tanto, da ogni parte del pianeta emergevano improvvise cosiddette società iniziatiche che interpretavano l'antica conoscenza dei Popoli naturali per dare una testimonianza di una antica e mai domata aspirazione alla libertà individuale e di pensiero.
Sul continente europeo in maniera specifica si sono alternati i Catari, i Templari e Rosa+Croce. Anch'essi ferocemente combattuti dalla Chiesa del tempo e progressivamente entrati sempre di più in clandestinità per poter sopravvivere, sino a lasciare "segni" pubblici, discreti e sporadici, che manifestassero la testimonianza della loro esistenza e della continuità dell'antica tradizione.
Nel nostro tempo, come del resto è accaduto già nel passato, la manifestazione improvvisa dei crop circles e legata al segreto della loro realizzazione, potrebbe rappresentare la testimonianza di una cultura antica che dichiara di essere ancora vitale e presente alla storia, e che eleva una sorta di denuncia verso il mondo che l'ha aggredita tentando di sottometterla e di distruggerla.
Non per nulla i movimenti dei parascientifici, che spesso rivelano legami fondamentalistici con le religioni dell'area dove agiscono, potrebbero avere motivo di misconoscere l'attendibilità del fenomeno e di disinformare sulla sua reale natura propriamente per inibire il potere mediatico che i crop circles potrebbero avere sul pubblico.
Non possiamo dimenticare che i crop circles hanno fatto la loro comparsa ad esempio nel Medioevo, nel 1670, di cui ricordiamo il caso del "Diavolo mietitore", come forma di protesta contadina verso la Chiesa e la casta dei nobili che imperavano in quel tempo.
Così come accadde in Perù nel 1700, quando venne realizzato in una notte, in silenzio e senza che nessun testimone potesse accorgersene, sulla sabbia delle pendici di una montagna, il famoso candeliere delle Ande. Anche questa volta si trattò di una testimonianza di protesta dei nativi del luogo contro la Chiesa dominatrice del tempo per dare forza morale a quanti si opponevano ad essa con una testimonianza della sopravvivenza dell'antica tradizione dei Popoli naturali.
Nel nostro tempo, quale conferma all'ipotesi di una Land Art legata all'Antica religione europea, possiamo citare i crop circles che sono apparsi nelle vicinanze di luoghi particolari e di monumenti megalitici in Inghilterra, considerati sacri dalla cultura del druidismo: il 15 agosto 1994, sono apparsi nei pressi del complesso megalitico di Avebury, il 1° agosto 1996, è apparso in pieno giorno un grande crop circle nei pressi di Stonehenge senza che turisti e abitanti della vicina cittadina potessero accorgersi di quanto stava avvenendo e il 1° luglio 2000, nei pressi di Milk Hill, ai piedi del famoso Cherill White Horse nello Wiltshire.


I casi di Land Art antica realizzati sul principio dei crop circles.

Anche se non sono propriamente dei "crop circles", ovvero dei disegni ricavati nel frumento, possiamo citare altre opere dell'antichità che potrebbero avere una qualche relazione con essi. Una relazione che può essere stabilita per la loro rappresentazione grafica tra cielo e terra e inserita nella natura attraverso l'utilizzo di elementi reperiti in natura e presenti sul luogo della loro manifestazione, propri della Land Art I disegni di tutte queste opere, come i crop circles, non sono apprezzabili in loro prossimità, ma possono essere visti nella completezza solamente dall'alto. A differenza dei disegni tracciati nel frumento questi altri sono realizzati attraverso la manipolazione del suolo, ma il principio che è all'origine della loro manifestazione sembra essere identico, o comunque, possedere legami intellettuali con il fenomeno dei crop circles.

  1. I grandi disegni del Nord Europa

    Sono grandi figure tracciate sui pendii delle colline del sud dell'Inghilterra, attraverso la manipolazione del suolo e riconducibili alla cultura dei crop circles, raffiguranti uomini e animali giganteschi. Si presume risalgano al 1400 d.C. Si possono citare i più conosciuti e imponenti:

  2. The Cerne Giant, un disegno che mostra un grande uomo nudo con una clava dentro ad un esagono, forse Ogham; Dorset (UK); b. The Long man of Wilmington, un disegno che mostra un uomo con le braccia aperte che sostengono due aste; East Sussex (UK);
  3. The Uffington White Horse, un disegno che mostra un grande cavallo stilizzato; Oxfordshire (UK);
  4. The Cherill White Horse, un gigantesco cavallo bianco ricavato sul fianco di una collina; Wiltshire (UK);
  5. Il caso dei geoglifi di Nazca
    Il caso è quello rappresentato dai "geoglifi" dell'altopiano di Nazca, in Perù, che sebbene ricavati dalla manipolazione del terreno presentano, oltre a disegni di vari animali, anche disegni geometrici simili ai crop circles moderni.

  6. sull'altopiano del Perù, dove è esistita l'estinta civiltà Nazca, esiste una grande area geografica coperta da "geoglifi", ovvero da disegni ricavati spostando le pietre (scure) dal suolo (chiaro) per ricavare linee che tracciano immagini di ogni genere;
  7. esistono immagini di animali e di insetti, di spirali e di ellissi;
  8. la peculiarità di questi disegni è che non sono visibili al livello del suolo e per poterli vedere nelle loro intere forme occorre salire su un aereo e contemplarli dall'alto;
  9. la maggior parte di questi disegni vengono fatti risalire intorno al 350 d.C.;
  10. la loro funzione è ignota, tantomeno si conoscono le modalità con cui sono stati realizzati;
  11. recentemente è stato rinvenuto un geoglifo, fatto risalire al 1000 - 1300 d.C., dalle forme geometriche e simboliche che possiede tutte le caratteristiche dei più recenti disegni tracciati nel grano.
  12. Il caso dei stone circles dell'antica Cina
    Si ha notizia di una serie di disegni di varie forme realizzati al suolo con la posa di pietre, risalenti all'antica Cina del 1500 a.C., scoperti sul confine con la Mongolia, nella provincia di Qinghe. Sono stati scoperti da Zhang Hui, ricercatore del Xinjiang Museum di Urumqi. I disegni mostrano varie immagini, da semplici cerchi a più elaborate forme a lacrima sino ad altre forme di natura simbolica.

  13. Il caso di Gilgal Refaim
    Il "cerchio di pietre dei giganti", un petroglifo scoperto sull'altopiano del Golan in Israele. È costituito da un disegno di pietre che rappresentano tre cerchi concentrici uniti da vari tratteggi.

  14. Il caso del "Candeliere delle Ande"
    Non ultimo è il grande "candeliere delle Ande", già citato, che nell'epoca della dominazione spagnola fu realizzato sulle pendici di una montagna, secondo le cronache del tempo, nel corso di una notte da sconosciuti che non lasciarono traccia del loro passaggio.





Dal libro
IL MISTERO DEI CERCHI NEL GRANO E LA TRADIZIONE DEI CELTI
a cura di Giancarlo Barbadoro
Triskel Editrice, 2006