UN MESSAGGIO INTELLIGENTE
NELLA RADIAZIONE DI FONDO
LASCIATA DAL BIG BANG?

UN BIGLIETTO DA VISITA DEL "CREATORE"?

Sky & Telescope, maggio 2006


La radiazione cosmica di fondo (CMB, cosmic microwave background ), ovvero il campo di microonde cosmiche presenti nel cosmo, è costituita dalla radiazione residua del Big Bang, presente nella successiva espansione dell'universo.
Nella mappa di questo campo di radiazione di fondo la sonda della Nasa, la Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (WMAP), ha registrato minuscole fluttuazioni di temperatura nella rappresentandole nella sua "bacheca" con macchie di differenti colori.
In linea di principio, una civiltà progredita potrebbe creare un universo e codificare delle informazioni nel campo della radiazione fossile per informare le civiltà delle future generazioni dell'universo che il loro universo è stato creato intenzionalmente.

Se il nostro universo, per ipotesi, fosse stato creato, forse da una entità divina o da una civiltà avanzata esistente in un altro universo, il Creatore potrebbe aver lasciato un biglietto da visita?
L'idea potrebbe non essere poi così pazzesca come sembra. Eminenti cosmologi come Andrei Linde (Stanford University) e Alan Guth (MIT) hanno teorizzato che una civiltà altamente progredita potrebbe, in linea di principio, creare un nuovo universo in laboratorio concentrando un'enorme quantità di energia in un minuscolo volume di spazio.
Anche lo scettico religioso Carl Sagan si trovò a ideare una storia di questo genere alla fine del suo romanzo di fantascienza, "Contact", nel quale gli scienziati scoprono un messaggio di un creatore cosmico celato nella natura profonda del numero pi.
In un documento recentemente pubblicato sul sito Internet "Astro-ph", i due fisici americani Stephen Hsu (University of Oregon) e Anthony Zee (University of California, Santa Barbara), propongono un'idea alternativa: secondo loro gli astronomi dovrebbero cercare un eventuale messaggio contenuto della radiazione cosmica di fondo (CMB) il bagliore di microonde residuo del Big Bang.
Gli autori scrivono precisando: "Il nostro lavoro non sostiene in alcun modo il movimento conosciuto sotto il nome Intelligent Design (Disegno Intelligente), ma chiede, e tenta di dar risposta alla domanda in maniera assolutamente scientifica di di quale messaggio potrebbe trattarsi e con quale mezzo verrebbe trasmesso, SE il messaggio esistesse veramente".
L'espediente necessario per riuscire in quest'impresa, affermano Hsu e Zee, comporterebbe che il creatore abbia messo a punto in maniera molto precisa il campo inflattivo primigenio (il "falso vuoto", ovvero il campo fluttuante responsabile dell'espansione iniziale dell'universo primordiale - Vedere Science&Telescope di novembre 2005, pagina 32) giungendo a codificare un messaggio binario attraverso l'impiego delle macchie più calde e più tiepede del CMB stesso.
Queste macchie hanno una variazione estremamente lieve di temperatura, dell'ordine di soltanto 0.00001°C. Dato che esistono delle regioni dell'universo talmente lontane tra loro che non possono essere collegate in maniera casuale, soltanto un creatore cosmico posto al di fuori dal nostro spazio-tempo avrebbe potuto riuscire a collocare un messaggio nel CMB che fosse rilevabile da qualsiasi civiltà.
Come prendono atto i due autori, il CMB è una "gigante bacheca nel cielo" visibile ad ogni possibile civiltà e in tutte le galassie.
Hsu e Zee sostengono che i segni di un messaggio artificiale sarebbero rilevabili come deviazioni dell'andamento normale del grafico che traccia la mappa della magnitudine delle fluttuazioni di temperatura rispetto alle loro grandezze angolari. Dato il numero limitato di regioni distanti del cielo che sono caratterizate da una dimensione specifica, Hsu e Zee deducono che vi sia una quantità massima di 100,000 dati contenuti nel messaggio. Un tale messaggio potrebbe, ad esempio, celare leggi fondamentali della fisica.
Al momento, esperimenti attuali, come il satellite WMAP della NASA, non posseggono né la risoluzione angolare né la sensibilità sufficiente per la rilevazione di fluttuazioni di temperatura estremamenti minuscole che sonogli elementi codificatori del messaggio; ma forse le missioni future saranno in grado poterlo fare.
Gli autori insistono affinché ulteriori dati del campo della radiazione fossile vengano analizzati dagli scienziati al fine di rilevare eventuali configurazioni anomale. Concludono dicendo : "Addirittura, potrebbe trattarsi di qualcosa persino più divertente del SETI." (il progetto SETI riguarda la ricerca d'intelligenza extraterrestre).
In una replica pubblicata sul sito Astro-ph, Douglas Scott e James Zibin (University of British Columbia, Canada) controbattono che vi sono limitazioni inerenti alla capacità di qualsiasi civiltà di poter misurare fluttuazioni di temperatura su una scala così tenue, aggiungendo che la distribuzione probabilistica del campo della radiazione fossile (CMB) non riflette direttamente il comportamento del campo d'espansione.
Secondo loro, Hsu e Zee sovrastimano la quantità di dati che possono essere codificati nel CMB di circa due o tre ordini di grandezza.
Zibin commenta, "Mentre Hsu e Zee potrebbero dire che abbiamo fatto una valutazione pessimistica, noi diciamo che sono stati loro ad essere piuttosto troppi ottimisti."
A sua volta Hsu risponde, "Entrambi gruppi concordano che esiste la possibilità di codificare un messaggio universale nel CMB. Ma abbiamo delle vedute diverse circa il suo contenuto massimo di informazioni".

Traduzione di Vincent Lemma
and John Titor Shan