Archeologia - 2004

25 Dicembre 2004
Alla ricerca delle radici d'Europa
http://www.ingegneri-ca.net/informazione/101/info101-f.html

Appassionante testimonianza sulle comuni radici dei nativi europei.
Le ricerche dell'archeologa bulgara Dimitrina Mitova Djonova, approfondite da Massimo Rassu, ingegnere cagliaritano e studioso di storia della Sardegna, hanno portato alla luce a Garlo, una frazione di Pernik, località di montagna a circa 45 km ad Ovest di Sofia, un "tempio a pozzo" di origine megalitica la cui struttura ricorda in maniera impressionante quella dei principali "pozzi sacri" della Sardegna. Il sito presenta infatti una costruzione sotterranea praticamente identica a quella di noti siti sardi quali Funtana Cuberta a Ballao e Santa Cristina a Paulilatino, con accesso, camera interna circolare e cupola soprastante.
Se, come sottolinea il Rassu, si considera che, oltre alla Sardegna, gran parte dell'area mediterranea (Creta e altre isole dell'Egeo, Grecia, Turchia, Palestina) presenta siti di identica struttura databili a partire da circa 3.500 anni fa, è evidente una comunione culturale, nei riti e nell'architettura, che può far risalire a una comune civiltà, matrice di popoli che dall'area del Mar Nero hanno poi migrato nell'antica Europa. Considerando anche il ritrovamento bulgaro, il grande fenomeno migratorio che accompagnò la prima civilizzazione dell'Europa moderna risulta essere ancora più ricco di connessioni e sempre intimamente legato ad una comune, antichissima origine megalitica. Non sarà stato un caso che molte zone dell'antica Asia Minore avessero toponimi che ricordano da vicino la terra degli Shardana: in Misia la città di Sardesos e il monte Sardene, in Lidia le città di Sard e Sardis, in Tracia la città di Sardi (o Serdi). Per non parlare dell'antico nome di Sofia, capitale della Bulgaria: Sardika o Serdika.


Dicembre 2004
Non solo pittori ma anche musicisti?
http://www.klangohr.de/Kinderradio/Klangwerkstatt/Didgeridoo/didgeridoo.html
http://www.focus.it/notizie/18082_21_12_73.asp
http://www.nature.com/news/2004/041213/pf/041213-14_pf.html
The Guardian 17 Dicembre 2004

Un team di archeologi tedeschi ha ritrovato, in una caverna tra le montagne della Svevia, nel sud della Germania, quello che potrebbe essere il più antico strumento musicale noto: un flauto realizzato in osso di mammut, dotato di tre fori atti a produrre suoni. Secondo Friedrich Seeberger, l'archeologo che ha ricostruito il flauto, rinvenuto spezzato in 31 frammenti, l'oggetto risalirebbe a circa 35.000 anni fa: l'Uomo del Paleolitico, dunque, non solo avrebbe sviluppato la magnifica sensibilità e tecnica pittorica testimoniata dagli affreschi rupestri, ma anche una insospettata vena musicale.


08/12/2004
Bevande fermentate nella Cina di 9000 anni fa
http://www.pnas.org/cgi/content/abstract/101/51/17593

Un drink preistorico di riso, miele e frutti fermentati avrebbe aperto la via, 7000 anni A.C., alle bevande protostoriche, del secondo millennio A.C., ottenute dalla fermentazione di un singolo cereale.
Lo ha pubblicato un'equipe di ricercatori cinesi, americani e tedeschi su Proceedings of the National Academy of Sciences of USA, dopo aver analizzato i residui organici ritrovati in giare di ceramica nel villaggio di Jiahu, nella provincia cinese di Henan, risalente all'alto neolitico.


5 Dicembre 2004
Donne guerriere nell'antichità
http://msnbc.msn.com/id/6661426/
http://www.timesonline.co.uk/article/0,,2-1411715,00.html
www.Yahoo! News del 5 dicembre 2004
www.swissinfo.org del 22 dicembre 2004

In epoca antica il "gentil sesso" si faceva onore sui campi di battaglia? Pare proprio di sì, se consideriamo due interessanti ritrovamenti, di cui si è avuta notizia a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro.
Nell'antico Iran pare fossero diffuse le donne guerriere. Il giornale di Teheran "Hambastegi" ha infatti riportato un'intervista all'archeologo Alireza Hojabri Nobari, il quale ha dichiarato che test del DNA effettuati sulle ossa di quello che sembrava un antico guerriero hanno testimoniato che si trattava invece di una donna. I resti ossei della guerriera, ancora corredati delle armi, sono stati ritrovati in una tomba nei pressi della città di Tabriz, nell'Iran nordoccidentale, e risalgono a circa duemila anni fa. Lo stesso Hambastegi ha poi riportato che altre tombe di donne guerriere sarebbero state scoperte nelle vicinanze del Mar Caspio. Se si pensa alla condizione della donna oggi in Iran, si evidenzia tristemente quanto grande sia stata l'involuzione perpetrata dal fondamentalismo religioso.
Un gruppo di archeologi britannici, coordinato da Hilary Cool, direttrice del Barbican Research Associates, ha riportato alla luce a Brougham, nell'Inghilterra del Nord, i resti di due donne guerriere, sepolte con il loro equipaggiamento da battaglia e con i loro cavalli. Secondo gli studiosi, le due amazzoni morirono tra il 220 e il 300 dopo Cristo e facevano probabilmente parte dei cosiddetti "Numerii", una misteriosa unità irregolare di combattenti che fungeva da supporto all'esercito romano, forse reclutata nei territori dell'Est europeo.


Novembre 2004
Gli Americani sono "ancora" più vecchi?
http://allendale-expedition.net/pressreleases/1117pr.html
http://www.cgcas.org/topper.htm
http://www.cgcas.org/topper01.htm
CNN News 18 Novembre 2004

Pochi mesi fa abbiamo dato la notizia di ritrovamenti molto interessanti nel sito di Topper, in Carolina del Sud (USA), lungo le pendici di una collina sovrastante il fiume Savannah. Si parlava di reperti di selce apparentemente lavorata che, se confermati, potrebbero retrodatare di circa 7.000 anni (da 13.000 a 20.000 anni fa) la presenza dell'Uomo nell'America Settentrionale.
Ora i risultati delle ricerche stanno diventando ancora più stupefacenti: il Dr. Albert C. Goodyear, dell'Università della Carolina del Sud, che lavora sul sito di Topper dal 1981, ha riportato alla luce uno strato di carboni vegetali che sembrerebbero i resti di una combustione. Esaminati dal Dr. Thomas Stafford presso l'Università della California ad Irvine, i campioni di questo strato si presentano come legni bruciati a fuoco di bassa temperatura in un'epoca risalente a 50.000 anni fa circa. Se questo fosse confermato, la scoperta sarebbe sensazionale: si tratterebbe del più antico "focolare" acceso (dall'Uomo?) nell'America Settentrionale, più antico di circa 37.000 anni rispetto alle datazioni ufficiali sulla prima presenza umana nel Continente Nord Americano.


13/11/2004
Una struttura artificiale rinvenuta nel mare di Cipro
http://www.tgcom.it/mondo/articoli/articolo229403.shtml

In una ricerca sottomarina l'americano Robert Sarmast ha scoperto evidenti strutture artificiali situate sul fondo marino, alla distanza di circa 70 miglia dalla costa dell'isola di Cipro, in direzione della Siria e ad una profondità di circa 1.500 metri sotto il livello del mare.


27 ottobre 2004
La più antica città d'America
http://www.caralperu.gob.pe/principal.htm
http://www.adonde.com/historia/05000caral.htm
Swissinfo del 27 ottobre 2004

Nuove scoperte interessanti nel complesso archeologico di Caral, nella Valle di Supe, a circa 200 chilometri da Lima, in Perù. Caral è ufficialmente considerata la più antica città d'America (viene fatta risalire a oltre 4.600 anni fa) ed è sottoposta da alcuni anni a lavori di ricerca finanziati dalla National Geographic Society, dall'Università di San Marcos e dalla Municipalità di Supe.
I più recenti risultati di questi lavori hanno riportato alla luce cinque piramidi a gradoni finora sconosciute, che presentano una serie di piattaforme centrali e laterali sovrapposte, con grandi scalinate in pietra tagliata: dunque, altre meraviglie di un sito che, almeno nella storiografia ufficiale, si è sviluppato parallelamente alle grandi civiltà dell'Egitto, della Mesopotamia o della Cina.


24 ottobre 2004
Il mistero del Taklamakan
http://www.pbs.org/wgbh/nova/chinamum/taklamakan.html
ABC News del 24 ottobre 2004

Il Taklamakan è il secondo deserto del pianeta in ordine di grandezza, dopo il Sahara: 300.000 km quadrati di aride distese, nell'area nord-occidentale della Cina.
Un tempo, questa zona era abitata da una civiltà misteriosa, i cui resti sembrano essere concentrati nella regione dello Xinjiang e costituiscono uno dei grandi misteri dell'archeologia. Nel 1934, infatti, un esploratore svedese scoprì in questa zona numerose tombe contenenti i resti di una popolazione di probabile origine caucasica, composta da individui dalla pelle bianca e dai capelli biondi o rossi. Nessuno ha mai avuto notizie sul misterioso popolo e sul perché e percome potesse abitare in una zona lontana migliaia di chilometri dall'area caucasica, in un periodo di tempo che è stato datato intorno ai 4.000 anni fa. Archeologi cinesi hanno iniziato, nei pressi di Xiaohe, sulle rive del lago Lop Nur, un sistematico lavoro di scavo per portare alla luce le tombe (se ne stimano oltre mille) e disseppellire gli enigmatici resti.


02/10/2004
Dall'Egitto al Perù gli archeologi scoprono antiche distillerie di birra
http://www.sciencenews.org/articles/20041002/bob8.asp

La scoperta della birra sembra essere altrettanto antica delle prime civiltà storiche conosciute.
Fin dagli anni '50 gli scienziati hanno discusso della possibilità che la birra, e non il pane, sia stato il primo motore per la nascita dell'agricoltura. La birra era conosciuta presso tutte le antiche civiltà storiche, dal medio oriente all'America meridionale.
Di recente sono state scoperte nuove prove dell'esistenza di antiche distillerie databili intorno al 3.000 a.c sia in Egitto che in Perù.


29/08/2004
Una "Stonehenge italiana"
http://www.gransassolagapark.it/new/entra/cultura/fossa.asp
Il Sole 24 Ore 29 Agosto 2004

E' purtroppo ancora chiusa al pubblico quella che si potrebbe definire "la Stonehenge italiana". Nell'area circostante i paesi di Fossa e di Bazzano, nella Valle dell'Aterno, presso L'Aquila, esiste un agglomerato di oltre 1900 antiche tombe che risalgono al popolo dei Vestini, abitanti pre-romani del territorio. Molte di queste strutture si presentano in forma di enormi tumuli circondati da menhir e con ulteriori allineamenti di pietre erette che si dipartono dal tumulo; per alcune di esse sono stati riscontrati precisi orientamenti astronomici.


Settembre 2004
Una nuova Nazca in Amazzonia?
Hera settembre 2004

Un team di ricercatori brasiliani, italiani e finlandesi è al lavoro, in collaborazione con gli scienziati del "Progetto Nazca", attivo da anni nell'omonima località peruviana, al fine di studiare gli enigmatici tracciati rinvenuti nella zona di Acre, nell'Amazzonia occidentale brasiliana. Si tratta di enormi disegni geometrici, che raggiungono anche i 350 metri di ampiezza, scavati nel terreno per profondità che arrivano ai tre metri. Come i geoglifi di Nazca essi sono chiaramente visibili solo dall'alto.


03/07/2004
Il "mistero" delle tre lepri
http://www.iol.co.za/index.php?set_id=1&click_id=588&art_id=qw1088839623554B216
http://www.phisica.it/content.asp?contentid=773
The Telegraph del 3 luglio 2004

Un team di studiosi britannici sta girando il mondo per esaminare il ritrovamento, in siti lontanissimi tra di loro, di un insolito simbolo: l'immagine di tre lepri che si rincorrono in circolo e sono idealmente unite per le orecchie. Tale immagine ricorda molto da vicino la struttura della "triskel" celtica ed è stata ritrovata in chiese medievali del Devon, in Inghilterra, in manufatti mongoli del XIII° secolo ed in templi cinesi risalenti alla dinastia Sui del 6°-7° secolo.
Stranamente contesti lontanissimi tra loro nel tempo e nello spazio, oltreché risalenti a tre culture religiose diverse (cristianesimo, islamismo e buddhismo), riportano quella che sembrerebbe verosimilmente una trasposizione figurativa del suddetto simbolo celtico.


25/06/2004
Un antico insediamento dei Nativi Americani
http://www.dhonline.com/articles/2004/06/25/news/nation/nation08.txt
Associated Press del 25 giugno 2004

A 210 km circa da Salt Lake City (USA, Stato dello Utah), nell'impervia regione delle Book Cliffs, è venuto alla luce un insediamento di Nativi Americani perfettamente conservato, che gli archeologi definiscono "spettacolare". Si tratta di villaggi risalenti a oltre 4.000 anni fa, estesi su quasi 20 km, con centinaia di esempi di arte rupestre, ripari di roccia, case e strutture in pietra e, addirittura, resti mummificati di abitanti.
Dallo studio dei reperti, pare che il sito sia stato occupato per almeno 3.000 anni, prima di essere misteriosamente abbandonato circa 1.000 anni fa.


16/06/2004
Scoperta al Cairo necropoli di 5000 anni fa
ANSA

Una necropoli composta da una ventina di tombe ben preservate risalenti a 5000 anni fa e' stata rinvenuta ad Helwan, vicino a Il Cairo. Alcune tombe sono semplici e spoglie, di dimensioni modeste e senza decorazioni, ma altre, appartenenti con tutta probabilita' a rappresentanti della classe medio-alta della prima dinastia, sono decorate e piene di oggetti di alabastro, argilla e rame. La scoperta e' stata fatta da un gruppo di archeologi australiani.


Marzo 2004
Nuovi megaliti scoperti nel Sahara
http://www.cru.uea.ac.uk/~e118/wsahara.htm
http://www.cru.uea.ac.uk/~e118/wsahara/2002results/burials/FIG14i-ts-lo.jpg
Rivista Hera marzo 2004

Sono stati resi noti i risultati di una ricerca archeologica condotta nel Sahara algerino, durante il 2002, da un team di archeologi guidato dallo studioso Nick Brooks. Il lavoro, oltre ad evidenziare una ricchissima distribuzione di antiche strutture a tumulo (la cui datazione ufficiale risalirebbe sino a circa 7.000 anni fa), ha messo in luce un'area, nei pressi di Tifariti, dove i tumuli sono associati ad allineamenti di pietre erette che raggiungono l'altezza di due metri. Questi menhir sono circa 65 e formano allineamenti lineari: il suolo, al loro interno, è ricco di cristalli di quarzo.


Gennaio 2004
Scoperto antico tempio sannita a Pompei
http://www.pompeisepolta.com/mefite.htm

E' venuto alla luce a Pompei un tempio di età sannita (preromana) dedicato ad una divinità femminile, probabilmente Mefite che viene considerata l'analogo sannita di Venere.
L'ampiezza del tempio non si accorda con l'idea di piccolo villaggio, si può piuttosto riferire ad un vera e propria città.


Gennaio 2004
Una Stonehenge Tedesca
Rivista Le Scienze n° 425
http://www.dw-world.de/english/0,3367,1441_A_942824_1_A,00.html
http://www.spiritproject.de/astro/goseck.htm

E' stato scoperto a Goseck, in Germania, il più antico osservatorio astronomico del mondo. Sorvolando la località si può vedere un cerchio di pietra di 75 metri di diametro. A seguito degli scavi effettuati la scorsa estate sono venuti alla luce utensili e strumenti di vario tipo ma, cosa più importante, si è scoperto che il sito costituisce il più antico osservatorio astronomico conosciuto al mondo. Al momento infatti si data la costruzione a 4900 anni a.c. ovvero circa 2000 anni più antica di Stonehenge.
La scoperta è strettamente correlata al ritrovamento, avvenuto nel 2002, del disco di Nebra. Si tratta di un disco di bronzo con fregi in oro che rappresenta la luna, il sole e varie stelle tra cui sono riconoscibili sette stelle della costellazione delle Pleiadi. Il disco, datato 1600 a.c. riporta alcuni particolari che sono simili alla costruzione di Goseck ed è stato ritrovato a circa 30 Km di distanza. Considerando i due ritrovamenti si può ritenere che gli antici abitanti dell'Europa fossero in possesso di raffinate conoscenze astronomiche in tempi anteriori a quanto finora sospettato.


04/01/2004
Antico sito suggerisce la presenza dei primi abitanti dell'America
http://www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99994526
Science
Il Sole 24 Ore

La scoperta di un sito nella Siberia Orientale suggerisce che i primi abitanti dell'America possono essere giunti molto prima di quanto ipotizzato.
La datazione al carbonio14 dimostra che 30.000 anni fa degli uomini hanno colonizzato un'area molto vicina allo stretto di Bering. Il sito dista 2.000 Km dallo stretto.
Il ritrovamento è molto importante perché, se da molto tempo si riteneva che l'America potesse essere stata colonizzata dall'Asia attraverso lo Stretto di Bering, si aveva, sino ad ora, scarsa evidenza dell'evento. La data inoltre è circa due volte più vecchia del più antico insediamento conosciuto, tanto che è precedente al picco massimo dell'ultima glaciazione.
Retrodatata, dunque, di 16.000 anni circa la presenza "ufficiale" dell'Uomo nella Siberia del Nord e, quindi, la probabile storia del popolamento recente delle Americhe. I manufatti, risalenti a circa 30.000 anni fa, (lance di corno di rinoceronte lanoso e punte di frecce) sono stati scoperti presso la foce del fiume Yana, circa 500 chilometri sopra il Circolo Polare Artico. La scoperta è stata effettuata dall'archeologo Vladimir Pitulko, dell'Istituto di Storia della cultura dei materiali di San Pietroburgo, in collaborazione con altri ricercatori russi.